Algeria, l’anziano leader Bouteflika si arrende alla piazza e rinuncia alla candidatura

11 Mar 2019 19:33 - di Redazione

Il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika (82 anni) si arrende alla piazza e annuncia la “decisione di non presentarsi per un quinto mandato” alla guida dell’Algeria e di rinviare le elezioni presidenziali del 18 aprile. Lo rende noto l’agenzia ufficiale algerina Aps che dà notizia di un “messaggio alla Nazione” dell’anziano presidente.”Non ci sarà un quinto mandato e non è mai stato in questione per me”. È quanto si legge nel primo punto del “messaggio alla Nazione” del presidente algerino. Nel testo il presidente fa riferimento al suo “stato di salute” e alla sua “età”, affermando che “l’ultimo dovere nei confronti del popolo algerino” è un “contributo alle basi di una nuova Repubblica”. Il messaggio parla di un “nuovo sistema algerino”, di una “nuova Repubblica” che “saranno nelle mani delle nuove generazioni di algerine e algerini che saranno i principali attori e beneficiari della vita pubblica e dello sviluppo nell’Algeria di domani”. Non si capisce ora cosa succederà, ma probabilmente si continua a lavorare al progetto della presidenza algerina, ossia all’organizzazione della “conferenza nazionale” per il “cambiamento” promesso da Bouteflika. Secondo fonti bene informate citate dal portale di notizie Algerie Part è in fase di definizione una squadra di personalità di spicco in vista delle consultazioni che saranno condotte da una “commissione nazionale del cambiamento” con l’obiettivo di “definire una road map” che traghetti l’Algeria verso la transizione. E, stando alle indiscrezioni, nella rosa di nomi proposti ci sarebbe anche quello dell’83enne Djamila Bouhired, attivista e uno dei personaggi simbolo dell’indipendenza algerina, che non ha perso la passione per la politica e che il primo marzo ha partecipato alle proteste ad Algeri. Tra i protagonisti delle prossime settimane potrebbe esserci, secondo le fonti di Algerie Part, anche il nome di Mustapha Bouchachi, avvocato ed ex presidente della Lega algerina dei diritti dell’uomo (Laddh), descritto come “un interlocutore giudicato credibile dai manifestanti”. Infine, potrebbe essere “consultato” anche il generale Toufik (Mohamed Lamine Médiène), l’ex capo dei servizi algerini. Lo stesso Algerie Part ha scritto che il nome del veterano della diplomazia ed ex inviato speciale dell’Onu “è stato proposto” alla presidenza algerina “per la guida della commissione che dovrà preparare la conferenza nazionale”.
(Foto tratta da LifeGate)

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