Tumori, l’oncologo: «Il cancro è furbo, ma siamo vicini a sconfiggerlo»
«Quello che stiamo vivendo ora è il momento più solido» nella lunga battaglia medica contri i tumori. A dirlo è stato il direttore dell’Oncologia medica del Policlinico Gemelli di Roma, Giampaolo Tortora, considerato un luminare in particolare della terapia contro il cancro dal pancreas. I tumori, ha detto il medico, «sono furbi, ma siamo veramente vicini a sconfiggerli» e a «rendere il nostro organismo più resistente al loro attacco». «Da 30 anni mi occupo di questo e ho visto tanti step che ci hanno avvicinato al traguardo. I momenti focali di questa rivoluzione sono stati due o tre e quello che stiamo vivendo ora è il più solido», ha spiegato Tortora, cui ieri è stata affidata la prolusione che ha chiuso l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università cattolica del Sacro cuore, alla presenza del premier Giuseppe Conte. «Dalla chemioterapia alle terapia a bersaglio molecolare, avevamo forse l’illusione di poter venire a capo di tutto, ma poi ci sono state della battute d’arresto. Il tumore è furbo», ha ribadito Tortora, sottolineando però che «ora, con l’immunoterapia, la sensazione è che si sia imboccata una strada diversa. Anche se non deve illudere, perché non è per tutti: nei casi in cui funziona, però, i pazienti reagiscono bene e non hanno recidive. Quest’ultimo è uno dei punti critici più difficili da superare».