Sos droga, Fontana: le norme su modica quantità e canapa legale sono pericolose. Vanno ribaltate

16 Feb 2019 10:02 - di Redazione

«C’è una nuova emergenza droga tra gli adolescenti. Ma le norme che regolano il sistema di prevenzione e assistenza risalgono agli Anni 90 del secolo scorso»: lo dice chiaramente, Antonio Polito nel suo editoriale pubblicato nelle scorse ore sul Corriere della sera e il ministro della Famiglia e le disabilità, Lorenzo Fontana, dalle colonne dello stesso quotidiano di via Solferino che oggi l’intervista, conferma e sottolinea l’assunto di base, aggiungendo: «Le droghe sono più facilmente accessibili e meno costose e sono cambiate le modalità di utilizzo. A eroina e cocaina si affiancano nuove sostanze reperibili sul web, droghe sintetiche pericolosissime che si tendono a mescolare e assumere con grandi quantità di alcool. Ma anche la cannabis è un problema diverso dal passato».

Emergenza droga: l’intervista al ministro Fontana del “Corriere della sera”

Uso e consumo in esponenziale aumento di sostanze stupefacenti sono tornati di stringente e drammatica d’attualità nel Belpaese, con tutti i terrificanti risvolti che ne conseguono: e la grazia concessa dal presidente Mattarella a quell’anziano genitore arrivato ad uccidere il figlio gravemente tossicodipendente è solo una delle più recenti e strazianti testimonianze… Nessuna novità all’orizzonte, semmai una inquietante escalation senza sosta del fenomeno droga: in Italia – come in molti altri Paesi – siamo tornati in una fase acuta emergenziale, con un’intensificazione dello smercio e una massificazione dei consumi, con l’abbassamento dell’età media tra fruitori e spacciatori a incrementare un business nelle mani di potenti mafie locali e d’importazione estera. Tutti aspetti di un fenomeno in esponenziale aumento e che affollano preoccupantemente gli spazi mediatici, intensificando il dibattito.

Dall’eroina al “mischione”: la droga è tornata drammaticamente di moda tra giovani

E allora, laddove Polito segnala che «l’eroina è tornata, ma è diversa per qualità e costo», che «nuove sostanze hanno creato nuovi consumatori. Sempre più spesso i ragazzi non sanno neanche bene che cosa stanno assumendo, e per questo la soglia di percezione del rischio si è abbassata». Laddove si è arrivati a parlare di «poliassunzioni», un termine tecnico che i più giovani hanno ribattezzato «mischione», ma che va a definire sempre e comunque un pericolosissimo mix di droghe più o meno pesanti, «fumate, ingerite o iniettate», le strutture attualmente presenti sul territorio e chiamate a rispondere la problema denunciano fatica gestionale e carenze organizzative. Tanto che il ministro Fontana, nell’intervista appena rilasciata al Corriere della sera, sottolinea: «Sul territorio i servizi sono molto differenziati, dipendono dalle diverse politiche regionali. Ma è vero che da parte degli operatori, delle comunità e del volontariato, mi segnalano gravi difficoltà e carenze di risorse». Un sistema, quello dei Serd, ormai inadeguato ad affrontare la situazione attuale tanto che lo stesso ministro leghista sostiene a riguardo come «gli orientamenti scientifici e organizzativi internazionali ci dicono che occorre un approccio globale e integrato»; per cui – prosegue Fontana – «i Serd devono essere aggiornati per affrontare tutte le varie forme di dipendenza. Sono proprio le neuroscienze a dirci che c’è una base comune nelle dipendenze, che anzi spesso coesistono».

Modica quantità e canapa legale suggeriscono messaggi sbagliati: ecco da dove ripartire

E allora, non può bastare sradicare i ragazzini dall’ambiente in cui si drogano – una sfida che il governo si è preso in carica, abbinandola a una politica di sostegno indirizzata alle famiglie e che prevede «percorsi del tutto nuovi» per accompagnare i genitori afflitti dal problema della tossicodipendenza dei figli; occorrerà, rilancia il ministro Fontana, «superare la modica quantità». E a riguardo, determinato nella sfida intrapresa dal suo ministero, annuncia: «Ci stiamo lavorando con il ministro Salvini. Non possiamo pensare che si formi una riserva nella mente dei ragazzi secondo cui un pochino sia ammissibile drogarsi. In più, la modica quantità è un aiuto prezioso per gli spacciatori che difficilmente si fanno trovare con quantità superiori: vengono arrestati e in serata sono già liberi. Devo anche dire che la cosiddetta canapa legale, sorretta da importanti investimenti in marketing, credo non trasmetta un buon messaggio». E a buon intenditor…

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