Si, no, forse. La Raggi si allarga: «Lo stadio della Roma si farà, cantieri entro l’anno»

5 Feb 2019 16:19 - di Elsa Corsini

L’imbarazzo grillino non corre solo lungo la Tav. Virgina Raggi è csotretta a rispolverare lo stadio della Roma, di cui si erano perse le tracce nei meandri dell’inchiesta giudiziaria. «Lo stadio si farà e i proponenti se vogliono potranno aprire i cantieri già entro l’anno», ha annunciato la sindaca pentastellata presentando la relazione del Politecnico di Torino sui flussi di traffico nella zona di Tor di Valle dove è prevista la realizzazione del contestato l’impianto sportivo.

È un sì condizionato, fa capire Bruno Dalla Chiara, l’ingegnere referente del gruppo di lavoro del Politecnico. A che cosa? «Al momento sarebbe poco credibile pensare che il 50% di utenti si possa spostare con il trasporto pubblico, ma la situazione potrà cambiare. Il problema c’è, Roma ne è consapevole – spiega – ma c’è anche la soluzione nel Piano urbano della mobilità sostenibile di Roma che è in fase di avanzata elaborazione». Scottata dal passato, la Raggi ha annunciato un consiglio comunale straordinario sul tema stadio. E come sempre si barcamena: «L’amministrazione non è contro le grandi opere ma a favore delle opere che vanno a beneficio dei cittadini. Il parere sarà pubblicato integralmente ed è andato a incidere su un progetto già approvato da una conferenza dei servizi. Non ero obbligata a chiedere questo parere ma volevo verificare che tutti gli ok, non solo formali, portassero davvero benefici alla città di Roma». Lo stadio si farà, ripete in conferenza stampa, prima di farsi fotografare con tanto di lavagnetta e la scritta #lostadiosifarà.

Sullo stadio giallorosso la prima cittadina della Capitale non si è certo mostrata un esempio di coerenza, sepolta dai veti ideologici dei suoi. Prima no, non se ne parla, disse seguendo la politica “proibizionista” del movimento grillino sulle grandi opere. Poi forse sì, cambiando collocazione sulla scorta delle denunce sui terreni di Tor di Valle. «La delibera di pubblica utilità dello stadio della Roma a Tor di Valle? Magari la ritiriamo e lo facciamo da un altra parte», diceva solo un anno fa. Dopo l’attacco a mezzo stampa e le pressioni del Pd, che l’hanno accusata di essere contraria al progetto, la Raggi reagì con un video su facebook nel quale si diceva favorevole allo stadio della Roma e anche a uno per la Lazio. Per par condicio. Oggi arriva il sì entusiasta che commuove il direttore generale della As Roma, Stefano Baldissoni, e fa impazzire di gioia Giggino Di Maio.  

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