Se un vertice di governo viene illustrato con le chiacchiere di Carnevale… dette anche bugie
Nel gioco a rincorrere Matteo Salvini che posta sui social le foto della sua colazione e della cena, il premier Giuseppe Conte è inciampato in un inconveniente: ha postato per aggiornare i suoi follower sui social la foto delle chiacchiere di Carnevale. ha così voluto illustrare il vertice a palazzo Chigi di mercoledì sera che aveva in agenda temi assai importanti: investimenti, decreto sblocca cantieri, autonomia regionale. La foto di dolci tipici del periodo dell’anno in cui “licet insavire” (è lecito fare follie) è diventata così metafora degli incontri governativi ad alto livello. Quei dolci, le chiacchiere, vanno preparati secondo una ricetta che risale al Rinascimento. Ma la cosa più buffa è che le chiacchiere si chiamano così in Umbria, ma nel Lazio e nelle Marche cambiano nome e si chiamano bugie, un nome che non è proprio un bel viatico per annunciare un vertice politico di quella importanza… del resto l’uso disinvolto e creativo dei social non appartiene al solo premier Conte. Che dire allora della foto di Calenda in costume reduce dal bagno nel lago ghiacciato e con la neve sullo sfondo? Come dire: al cattivo gusto non c’è mai fine e quell’asticella, superata già da Salvini con la foto del sugo Star per l’amatriciana e dalla sua ex che ha postato la foto di lei e del ministro a letto, è destinata a scendere sempre più in basso.