Saviano ha preso una cantonata: il tema di storia l’ha abolito la compagna Fedeli, non il ministro leghista
Ma davvero è stato il ministro leghista Marco Bussetti ad abolire alla maturità il tema di argomento storico? Lo ha affermato, con toni scandalizzati e indignati, Roberto Saviano, preoccupatissimo perché senza storia non c’è memoria. Viene subito lanciata una nobile campagna culturale con l’hashtag #riprendiamocilastoria, ovviamente lanciata da Repubblica. Il punto è che i primi a non avere memoria, o ad avercela molto corta, sono proprio i supporters più autorevoli di questa iniziativa, a partire dallo stesso Saviano. Infatti l’abolizione si deve a una commissione di esperti insediata dal ministro Valeria Fedeli (Pd). Al ministro Marco Bussetti semmai spetta la decisione di avere ratificato una decisione presa quando il ministero non era gestito da lui. Resta il fatto che il tema di storia, essendo il più difficile, veniva scelto da uno studente su dieci e che non è certo attraverso quello strumento – il tema di maturità – che una società si appassiona allo studio della storia.
Fulvio Cammarano, presidente della Società per lo studio della storia contemporanea, ha sottolineato tra l’altro che la penalizzazione della storia va avanti da anni: “La trattano come merce d’antiquariato, fuori moda, da accantonare. Ed è pericoloso: la storia fa parte del presente, e senza la consapevolezza di ciò che è accaduto non daremmo un senso alla nostra scena politica e sociale”. Cammarano ricorda poi che “non è questione di governi anche perché Bussetti ha avallato una decisione della commissione che si era già insediata e che all’interno non aveva neanche uno storico. Parliamo di una tendenza degli ultimi dieci anni”. Il presidente della Giunta centrale per gli studi storici Andrea Giardina conferma: “Gli spazi vuoti lasciati dalla storia sono sempre più riempiti dalle storie, false, inventate da dilettanti: fenomeno inquietante. la storia va insegnata sempre, durante tutto l’anno”.