Sardegna ad alta tensione, la protesta dei pastori in pressing sugli industriali (video)
Riceviamo da Antonio Piu e volentieri pubblichiamo
Fumata nera al tavolo regionale sul prezzo del latte, convocato nella serata di giovedì dalla Regione Sardegna, presso l’Assessorato all’Agricoltura, alla presenza di tutte le parti della filiera, per trovare un punto d’incontro nella vertenza sul prezzo del latte. All’incontro hanno preso parte i vertici dell’Oilos (l’organismo interprofessionale), i rappresentanti degli allevatori, delle cooperative e dell’industria nonché le associazioni agricole e i Consorzi di tutela dei tre pecorini Dop (il Romano, il pecorino sardo e il fiore sardo).
I produttori e le organizzazioni agricole chiedono che il prezzo del latte, oggi a 0,60 centesimi a litro, venga portato almeno a 0,70. Gli industriali, che fino a oggi erano fermi sulla propria posizione di chiusura totale, sembra che nelle ultime ore abbiamo ceduto di fronte ad un pressing che arriva dalle associazioni di categoria e dalla grande mobilitazione a sostegno dei pastori da ogni angolo della Sardegna.
Mercoledì il nuovo tavolo
Sarà il nuovo tavolo di trattativa, convocato per mercoledì prossimo a deciderlo. Intanto nelle campagne la tensione è altissima, c’è grande mobilitazione e impazzano in rete numerosi video di pastori che versano negli scarichi o in campagna migliaia di litri di latte. “Meglio buttare via il latte o regalarlo ai propri amici che svenderlo dandolo agli industriali”. Questo è diventato lo slogan dell’azione di protesta. Alla nuova Giunta regionale, dopo le elezioni del 24 febbraio, spetterà l’onere di dirimere l’annosa controversia tra pastori e industriali e risolvere le grandi vertenze che interessano l’intero comparto: quelle sul prezzo del latte, sui pagamenti dei premi comunitari, la tutela del Fiore Sardo D.O.P. dalle contraffazioni più volte lamentate dai pastori produttori.