Santoro gela Freccero: «Non andrò in soccorso di “Popolo Sovrano”»
Michele Santoro dice no, non se ne parla. Il giornalista non ha «alcun interesse» a soccorrere il programma Popolo Sovrano su Rai2 che nelle prime puntate ha registrati ascolti poco rassicuranti e potrebbe essere a rischio chiusura. Da giorni circolano voci di un suo possibile ritorno a viale Mazzini, su pressione del direttore di Rai2 Carlo Freccero che avrebbe pensato a lui per ossigenare il talk che ha preso il posto di Nemo, condotto sempre da Alessandro Sortino.
Un’idea, smentita poi anche dalla Rai, che non è passata sotto silenzio per le polemiche suscitare dalla Lega in commissione Vigilanza e dal Codacons che hanno chiesto lumi sull’eventuale compenso all’ex autore e conduttore di Anno Zero. Freccero punta sull’amico Michele per uscire dai guai? L’unica cosa accertata è che i due si sono effettivamente incontrati ma non avrebbero parlato né di un ritorno in Rai di Santoro né di Popolo Sovrano. A provocare il caso è stato il leghista Paolo Tiramani che ha chiesto chiarimenti sulla conduzione e/o la consulenza, se non addirittura la produzione del programma di approfondimento politico o di un nuovo format affine, «chiediamo alla società concessionaria non solo se queste notizie siano semplici indiscrezioni ma anche a quanto ammonterebbe l’eventuale compenso riconosciuto al giornalista per la nuova versione di Popolo sovrano». «La Rai farebbe bene a confermare la notizia relativa al possibile ritorno di Santoro in Rai rendendo pubblici tutti i dettagli di un eventuale contratto siglato col giornalista», è la richiesta dell’associazione consumatori. A togliere di impaccio l’azienda di viale Mazzini è stato lo stesso Santoro che ha fatto sapere di non essere interessato ad assumere un ruolo in una trasmissione che non è sua. Come è noto, infatti, Santoro ha sempre condotto programmi di cui era anche autore. Una scelta alla quale non sembra intenzionato a derogare in alcun modo. Sarà così o si vorrà far pregare?