Sanremo, per “Repubblica” ci dev’essere la giuria degli illuminati (di sinistra)
12 Feb 2019 16:05 - di Ignazio La Russa
Tale Gino Castaldo, propone oggi dalle pagine di Repubblica, di abolire in futuro il voto popolare a Sanremo e di affidare la scelta del vincitore a una speciale giuria composta da 200 esperti illuminati, dove alcuni nomi noti, aggiungo io, farebbero da paravento a illustri sconosciuti allineati al pensiero unico. Il televoto a Sanremo è a pagamento, tuona Castaldo, perciò… meglio gli esperti pagati. Naturalmente manca la proposta (che avanzo io) di rendere semmai gratuito il televoto . Per Repubblica conta la “supremazia culturale, morale, politica etc etc” della intellighenzia di sinistra. Così obiettiva e libera da premiare per motivi facili da capire, la più brutta tra le canzoni finaliste di Sanremo.
Non sono mai d’accordo con Repubblica, ma in questo caso si, anche se parzialmente. Sarò estremamente franco…
Da sempre per quello che riguarda “l’arte applicata” e di consumo (musica, cinema, design, architettura, moda) la “gente” (presa nella massa e generalizzando) al massimo ha il gusto che gli è stato imposto precedentemente da ciò che gli ha passato il convento/mercato (composto da “esperti”), nel bene e nel male.
Mediamente e sempre generalizzando, tranne in qualche caso sporadico, se ci si dovesse veramente basare sui veri gusti della “gente” non influenzata dal gusto degli “esperti” le canzoni sarebbero tutte simili a “Il ballo del qua qua”, le opere d’arte sarebbero tutte simili a dei “Teomondo Scrofalo”, i film sarebbero tutti dei cinepanettoni, girerebbero tutti in tuta da ginnastica e il massimo della architettura sarebbero case fatte come quelle disegnate dai bambini e non ci si sposterebbe mai di lì.
Questo è un dato di fatto.
Bisogna solo decidere in via definitiva se San Remo debba premiare la qualità – e allora ci vuole solo una giuria di esperti, similmente a un qualsiasi festival del cinema – o se debba premiare la popolarità – e allora ci vuole solo una giuria popolare.
In ogni caso proseguire con la via di mezzo come è stato fatto fino ad oggi, provoca facilmente risultati assurdi e grotteschi.
Io lascerei le cose come stanno ma togliendo la possibilità alla giuria di “esperti” di poter stravolgere il voto popolare, come è successo questa volta.Se la differenza dei voti della giuria popolare è cosi netta come nel caso di quest’anno la giuria di esperti non può travolgere il risultato ma lo può cambiare solo se la differenza dei voti è piccola, diciamo entrom il 20 % di differenza in percentuale, faccio un esempio: Se il primo ha 40% ed il secondo tra 40 e 32% la giuria può stravolgere il risultato mentre se il primo ha 40% ed il secondo meno di 32% la giuria di esperti non può travolgere il risultatao. Questa volta il primo aveva addirittura oltre il 45% ed il secondo cui è andata ingiustamewnte la vittoria aveva meno del 15%.
complicato comunque