Sabrina Ferilli: «Ho paura, uno stalker mi perseguita da 5 anni»
Sabrina Ferilli chiede aiuto in una intervista-confessione rilasciata al Corriere delle Sera che sta facendo il giro del web. Da cinque anni l’attrice romana si dice vittima di uno stalker. Sessanta mesi in cui Sabrina Ferilli ha dovuto guardarsi costantemente le spalle. Dal 2014. «Ho paura», dice. Un uomo la segue di nascosto da troppo tempo e l’artista si è presentata in procura, dove, di fronte al pubblico ministero Daniela Cento, ha raccontato il suo dramma. Una deposizione durata almeno un paio d’ore. Lo stalker non sarebbe una persona sconosciuta all’attrice. Si tratterebbe infatti di un suo fan accanito, un uomo di 60 anni.
Ferilli:«Inizialmente l’avevo sottovalutato»
«Inizialmente — ha detto l’attrice al Corriere — non avevo dato peso alla vicenda, ma adesso avverto questa presenza come una minaccia perché mi sento continuamente sotto osservazione e ho paura che questa storia possa ulteriormente degenerare». Pochi mesi fa la Ferilli aveva fatto una denunciare per minacce subite alle forze dell’ordine. Aveva tra l’altro cercato di convincerlo, più volte, a smetterla. Ma lo stalker ha continuato a seguire di nascosto l’attrice. Una situazione che ha comportato alcune modifiche nello stile di vita dell’attrice, proprio per evitare di incrociare il 60enne. Lettere dai contenuti equivoci, foto rubate, appostamenti sotto casa, fuori dai negozi, oppure dagli studi televisivi o dai set cinematografici. Questo il repertorio andato in scena dal 2014 ad oggi.
L’uomo, leggiamo sul Corriere dellaS era, si era fatto particolarmente ossessivo negli ultimi tempi: «C’è sempre, me lo trovo davanti in continuazione. Mi aspetta sotto casa, lo trovo all’improvviso quando prendo l’auto o mentre passeggio». «Un quadro ritenuto grave dai magistrati che hanno avviato la procedura prevista dalla legge sullo stalking proprio per evitare che l’autore degli atti persecutori possa entrare in contatto con la vittima. Un provvedimento che può limitarsi alla semplice diffida, ma arrivare sino al divieto di avvicinarsi e anche all’arresto.