Rissa tra leghisti pugliesi: pugni in faccia a San Severo, militante finisce in ospedale
Chi l’avrebbe mai detto che nel 2019 una rissa politica tra leghisti sarebbe scattata in una sezione del partito di un piccolo paesino della Puglia, San Severo, in provincia di Foggia? Invece è così, a dispetto della tradizionale geografia politica, una discussione sulla linea politica e sulla scelta del candidato a sindaco si è conclusa con un pugno nell’occhio e una corsa in ospedale.
Al termine della riunione, nella quale non si sarebbe trovato un accordo, i toni si sono fatti accesissimi e due esponenti del partito sono arrivati alle mani. In ospedale è finito Primiano Calvo, il militante che ha preso un pugno in piena faccia e al quale è stata riscontrata una tumefazione all’occhio. Secondo il racconto dei partecipanti, la riunione con Antonio Potenza, delegato provinciale della Lega che era presente, era quasi terminata e la discussione politica è degenerata, nel segno del salvinismo più o meno meridionalista. Si lavora a una ricucitura politica, ma anche fisica, delle ferite scaturite dalla discussione tra i leghisti pugliesi…
Alla fine, sono stati espulsi dal partito i due protagonisti del litigio. “Quanto accaduto nel corso di una riunione di partito a San Severo è intollerabile: nella Lega non c`è spazio nè per provocatori nè per violenti – scrive il segretario regionale Andrea Caroppo – Per questo motivo entrambi i protagonisti dell`incredibile episodio sono espulsi e dichiarati non graditi al partito. Contestualmente si nomina Marcello De Filippis commissario cittadino di San Severo”.