Renzi nel suo libro silura la Mogherini: Lady Pesc ha deluso le attese…
Matteo Renzi, nel suo ultimo libro, infierisce senza pietà su Federica Mogherini: “ha deluso le attese” con un “impatto prossimo allo zero”, segno evidente delle tensioni e dei veleni che sono presenti nel Partito Democratico.
Fu infatti lo stesso Renzi a volere la Mogherini nel ruolo chiave di Alto Rappresentante Ue all’interno della Commissione Europea (prima era stata Ministro degli Affari Esteri), ma “lady Pesc” ha contato poco, lasciando campo libero ai Paesi forti dell’Unione Europea, a cominciare dalla Germania della Merkel che ha avuto gioco facile ad intortare l’italiana.
In realtà, Renzi tirò fuori dal cilindro la sconosciuta Mogherini solo per rintuzzare la proposta della Merkel e di Hollande per candidare Enrico Letta (suo nemico) alla Presidenza del Consiglio Europeo.
Il pentimento di Renzi è certamente tardivo ed ora inutile, ma ha a che fare -come si diceva prima- con il clima avvelenato che ha fatto seguito alla caduta dell’ ”Impero renziano”.
Renzi, come ha detto più volte, si aspettava un aiuto concreto se non vera e propria riconoscenza da tutti quelli che aveva beneficiato traendoli dal nulla e portandoli alla ribalta della cronaca politica mondiale.
Spesso l’ex premier è stato anche critico con Gentiloni e Del Rio da cui si aspettava maggiore sostegno e aiuto nel momento del bisogno e cioè quando ha perso il referendum costituzionale che ha segnato la sua fine politica.
Il libro è abbastanza irritante perché di fatto dà ragione ai suoi tanti critici che le osservazioni che fa ora Renzi le avevano fatte quando potevano essere utili. Allora il senatore toscano le aveva sprezzantemente ignorate.
La sua uscita in piena campagna elettorale del Pd per le primarie è come una bomba per i fragili equilibri di un partito che si regge spesso sul risentimento personale e politico e che è impegnato da tempo in una lunga faida interna.