Processo Formigoni, tra due giorni la sentenza in Cassazione: l’ex governatore rischia il carcere
Processo a Formigoni, tra due giorni la sentenza in Cassazione
Dunque approderà in Cassazione dopodomani, giovedì 21 febbraio, il caso Maugeri che, lo scorso mese di settembre, in appello a Milano ha portato alla condanna a 7 anni e mezzo di reclusione per Roberto Formigoni, per quasi vent’anni presidente della Regione Lombardia e accusato di corruzione. In base a quanto stabilito dal codice e, come riportano le agenzie di stampa in queste ore, stando ai calcoli degli uffici giudiziari milanesi, una “piccola” parte delle imputazioni, e in particolare quella che riguarda il controverso “capitolo San Raffaele”, risulta già prescritta. eppure, in caso di condanna comminata dai giudici della Suprema Corte, al netto della «modifica al ribasso della pena per la prescrizione», l’ex Governatore lombardo rischia di finire in cella, anche secondo quanto previsto dalla recente legge anti-corruzione. Le cose non sembrano propendere per un esito positivo anche in base a quelle che sono sono state le motivazioni della condanna dei giudici d’appello che, nei fascicoli del procedimento, avevano spiegato che «Formigoni ha meritato la pena massima prevista per essere stato corrotto anche con vacanze a “spese altrui”, perché i fatti hanno “profili di gravità, oggettivi e soggettivi”». Tra gli imputati per lo stesso procedimento figurano anche anche l’imprenditore Carlo Farina e l’ex direttore amministrativo della Fondazione Maugeri Costantino Passerino.
Caso Maugeri, le pene stabilite in appello
Nei mesi scorsi, era il settembre 2018, la pena era aumentata in appello per Roberto Formigoni. I giudici della corte di Milano l’hanno condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere per corruzione nel processo sul caso Maugeri. Una sentenza che aumenta la pena rispetto alla condanna a sei anni inflitta in primo grado all’ex governatore. L’ex amministratore della Fondazione Maugeri, Costantino Passerino in base a quanto stabilito dalla sentenza d’appello dovrà invece scontare 7 anni e 7 mesi (7 anni in primo grado) pena confermata a 3 anni e 4 mesi invece per l’imprenditore Carlo Farina, accusato di riciclaggio. La sentenza riconosce totalmente l’impianto accusatorio. Dunque, ripercorrendo l’iter processuale fino ad oggi, i giudici, in parziale riforma rispetto alla sentenza di primo grado, a settembre hanno riconosciuto che è intervenuta la prescrizione per alcuni episodi (riguardanti Passerino), ma questo non è bastato per ridurre le pene, anzi incrementate per due dei tre imputati. Non solo: la corte ha deciso l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per Formigoni, il quale dovrà ripagare le spese legali anche di Regione Lombardia. Confermato il sequestro di denaro già depositato in conti esteri, disposta la confisca per un valore fino a 4,5 milioni di euro. La sentenza d’appello, come anticipato poco sopra, ha dunque accolto l’impianto della procura.