Per le primarie, Zingaretti cattura persino la Camera di Commercio per i volantini
Ma che bella sorpresa. Le notizie che non ti aspetti te la dà Nicola Zingaretti, lo strafavorito candidato alla segreteria nelle primarie del Pd.
Il governatore ha assoldato proprio tutti, persino chi farebbe bene a mantenere un profilo istituzionale nella gara interna ad un partito politico. E invece no: ormai l’obbligo a schierarsi contagia gli “amici”, sennò il presidente della regione Lazio si inquieta assai.
E così capita di fare una passeggiata dalle parti del mercato della Montagnola a Roma e al cronista non sfugge quello che accade in piazza, dove si muovono gli aficionados zingarettiani. Ad un certo punto ti scorgi, stropicci gli occhi, e individui da lontano una figura importante dell’economia del territorio. Diventa provvidenziale la rete, e nella home page di Piazza Grande – così si chiama la compagnia di don Nicola per le primarie – dell’ottavo municipio di Roma ecco la conferma. Con tanto di volantini con l’immagine del Santo della Pisana, è proprio lui, Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, il primo da destra nella foto che pubblichiamo.
Quello contro cui volarono comunicati come sedie; quello che si beccò pesanti accuse di manipolazioni dei dati legati alle imprese locali, ratificate proprio dalla giunta Zingaretti; il presidente di un ente importante anche per quantità di investimenti, si mette a fare l’agit prop del governatore alla battaglia delle primarie.
Quando Tagliavanti arrivò al vertice della Camera di Commercio, le associazioni che non lo avevano sostenuto la sua candidatura – parliamo di Unindustria, Confcommercio, Acer di agosto 2015 – furono pesantissime, definendolo “un presidente non di tutti” che proponeva “un modello politico” alla guida dell’ente camerale. La sua elezione arrivò in piena calura ferragostana, accompagnata proprio dalle polemiche sul ruolo giocato dalla regione di Nicola Zingaretti.
Il fatto che ora proprio Tagliavanti non trovi altro di meglio da fare che volantinare a favore di quel presidente di regione, la dice lunga sulla fondatezza delle accuse di allora.