Netanyahu incriminato per corruzione a pochi giorni dalle elezioni. Ma Trump lo sostiene

28 Feb 2019 19:17 - di Redazione

Il procuratore generale di Israele ha informato il premier Benjamin Netanyahu che intende chiedere il suo rinvio a giudizio per le accuse di corruzione a suo carico. È la prima volta nella storia di Israele che un premier in carica viene processato per corruzione. Lo riportano i media israeliani. Dopo le anticipazioni dei media, il procuratore generale di Israele, Avichai Mandelblit, ha annunciato che intende rinviare a giudizio il premier Netanyahu per le accuse di corruzione, frode e violazione di obblighi fiduciari. Le accuse fanno riferimento a tre diversi casi di presunta corruzione. In un caso, Netanyahu è accusato di avere ricevuto dei regali da amici miliardari in cambio di favori politici. In un’altra vicenda, il premier è accusato di aver varato regolamenti favorevoli alla compagnia di telecomunicazioni Bezeq, in cambio di una copertura a lui favorevole da parte del sito Walla, il cui editore Shaul Elovitch è anche maggiore azionista della Bezeq. Infine, Netanyahu è accusato di aver chiesto una copertura giornalistica a lui favorevole sul quotidiano Yedioth Ahronot, in cambio di misure economicamente dannose per un giornale rivale. Il premier ha respinto ogni accusa, definendo le indagini neu suoi confronti una “caccia alle streghe”. La richiesta di rinvio a giudizio non mancherà di avere un forte impatto sulla campagna elettorale per le elezioni del 9 aprile, dove il premier deve battersi contro il nuovo partito centrista dell’ex capo di stato maggiore Benny Gantz e il suo alleato Yair Lapid. Netanyahu non ha ancora parlato, comunque Trump lo sostiene: il premier israeliano Netanyahu è un uomo “duro, intelligente, forte”. E’ questo il giudizio del presidente Usa Donald Trump, reduce dal deludente vertice di Hanoi con il leader nordcoreano Kim Jong Un. Per Trump, Netanyahu, che in Israele rischia un’incriminazione per corruzione, “ha fatto un ottimo lavoro come primo ministro”. Le parole del presidente Usa giungono mentre è in corso nella regione la visita di Jared Kushner, suo genero e consigliere del presidente degli Stati Uniti, che sta presentando agli alleati la proposta di pace americana per il Medio Oriente. La proposta Usa verrà resa pubblica dopo le elezioni che si svolgeranno ad aprile in Israele.

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