Napoli, centro di produzione Rai a rischio chiusura. L’Ugl: «Un’eccellenza da tutelare»
A rischio chiusura il Centro di produzione Rai di Napoli. «Come Ugl Informazione riteniamo che le strutture territoriali della Rai siano un punto di forza indiscutibile del servizio pubblico – dichiara il segretario nazionale Fabrizio Tosini – Non possiamo accettare politiche aziendali volte al ridimensionamento, o alla chiusura, dei centri di produzione, e più in generale di tutte le sedi regionali, come ventilato per la sede di Napoli – continua la nota – Il polo partenopeo rappresenta, infatti, – aggiunge Tosini – una delle eccellenze sul territorio italiano che vanno preservate e difese come patrimonio collettivo in quanto, oltre alle numerose produzioni televisive realizzate, ospita l’archivio storico della canzone napoletana. Ci aspettiamo pertanto, da parte della Rai – conclude Tosini – un piano serio di rivalutazione e valorizzazione della presenza del servizio pubblico sul territorio nazionale e l’immediato dietrofront rispetto a politiche miopi di dismissione». Il Centro di produzione Rai di Napoli è uno dei quattro centri di produzione televisiva e radiofonica della Rai, insieme ai centri di Roma, Milano e Torino. Il Centro venne inaugurato il 7 marzo 1963 nel quartiere di Fuorigrotta. Il suo fiore all’occhiello è il grande Auditorium concepito per ospitare i concerti dell’Orchestra Alessandro Scarlatti e programmi girati alla presenza del pubblico. Dal 2003 il Centro Rai di Napoli ospita anche l’Archivio storico della canzone napoletana.