Mentana affonda Travaglio: «Su Salvini un po’ di garantismo non guasta»
«Si dovrebbe sempre decidere con cognizione di causa, basandosi sulle carte e non su un pregiudizio politico o su una presunzione di colpevolezza, che pure è stata spesso nel passato dei 5 Stelle». Enrico Mentana, su il Fatto Quotidiano, entra nel merito del caso Diciotti e del processo per Matteo Salvini: «Se quindi il Movimento si comporterà come un qualunque cittadino chiamato a una giuria popolare non farà danno né a se stesso né al proprio mandato. Io non ho mai amato la via giudiziaria come sostituto del bilanciamento della democrazia – spiega in contrapposizione a Marco Travaglio – e su questo i 5 Stelle adesso potrebbero maturare e al tempo stesso far maturare al loro elettorato una posizione più garantista».
Mentana ai 5S: «Non prendete una posizione a prescindere»
In qualche modo è un’occasione. Non sto dicendo che bisogna votare contro l’autorizzazione ma per lo meno non prendere una posizione “a prescindere” come in passato». Mentana poi spiega: «Dal punto di vista del consenso, c’è uno zoccolo duro che li seguirebbe qualsiasi cosa dicessero, ma c’è anche una parte fluttuante che potrebbe essere ingolosita da Salvini».