Meloni: “Macron vuole aiutare l’Africa? Sostituisca il franco CFA con l’euro” (video)
Si sostiene, erroneamente, che l’Africa sia un continente povero. Semmai è vero il contrario. Il continente è pieno di risorse, ma bisogna liberare l’Africa da certi europei, come i francesi, che la sfruttano. È il concetto emerso pressoché in tutti gli interventi del convegno, organizzato da Fratelli d’Italia a Palazzo San Macuto.
“L’econonomia delle ex colonie francesi in Africa e il franco Cfa”
Al convegno, moderato da Francesco Filini, hanno partecipato esperti qualificati. L’economista Ilaria Bifarini, la blogger Nicoletta Forcheri, il giornalista Alessandro Giuli, il senatore di FdI Giovanbattista Fazzolari, presidente Sezione Bilaterale di amicizia UIP-AFRICA OCCIDENTALE (Benin, Burkina Faso, Camerun, Capoverde, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Senegal, Sierra Leone, Togo) e il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Hanno portato la loro testimonianza anche gli esponenti del movimento panafricanista Fotsing Mbeku e Kamwa Yohoum Lionel.
Meloni: “Per il Pd il franco Cfa è un favore fatto dalla Francia all’Africa”
«Noi abbiamo avuto senatori del Pd – ha ricordato Giorgia Meloni nel corso del suo intervento – che si sono scusati con la Francia e un senatore dem che è arrivato a dire che la moneta coloniale francese è un favore alle nazioni africane interessate. Salvo omettere che così la Francia controlla l’intero export di quei Paesi e ne impedisce uno sviluppo autonomo». «E allora noi come FdI – ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia – porteremo questa battaglia nell’Europarlamento: quello che la Francia dice di fare, ossia il favore alla stabilità monetaria africana, facciamolo fare all’euro: che sia la Bce a garantire la stabilità mometaria di quell’area, garantendole una fase di passaggio verso una valuta davvero autonoma. E la Bce lo può fare con un “euro-Cfa” senza pretendere, a differenza della Francia, il 50% delle esportazioni. E vediamo cosa dicono i francesi: saranno contenti, immagino, che l’intera Europa voglia condividere questo fardello con loro…».