Meloni: “Domenica per la Sardegna sarà il giorno della svolta”
La sfida era improba. Riuscire a lanciare alcuni messaggi politici importanti a Pomeriggiocinque, regno dell’effimero televisivo. Giorgia Meloni è riuscita nell’impresa. Nel salotto di Barbara d’Urso, la leader di FdI ha risposto puntualmente alle domande di stretta attualità politica. E lo ha fatto partendo dall’appuntamento elettorale di domenica 24 febbraio. «La Sardegna – dice la Meloni – è una terra straordinaria e ricca. Domenica si può cambiare, andando a votare domenica e sostenendo Fratelli d’Italia. La questione del latte dei pastori l’abbiamo affrontata due mesi fa in Parlamento. Se ci avessero ascoltato allora, i pastori non avrebbero dovuto sostenere quella clamorosa protesta buttando il latte per strada».
“La famiglia Renzi? C’erano cose che non tornavano”
Ovviamente arrivano anche le domande sui fatti politici del giorno. Gli arresti domiciliari per i genitori di Renzi? «Avevamo denunciato cose che non tornavano quando Renzi era il potente presidente del Consiglio. Con Renzi nessuno ci ha ascoltato. La magistratura ci dirà se l’indagine è giusta o sbagliata». Si parla ovviamente anche del caso Diciotti. «Il no al processo per Salvini? Era scontato. Se il M5s avesse evitato questa manfrina avrebbe fatto più bella figura. Salvini viene indagato per avere fatto il suo lavoro. Mi chiedo semmai perché i giudici non hanno indagato chi favoriva l’immigrazione clandestina. Piuttosto, aggiunte la leader di FdI dopo il caso Diciotti Matteo si chieda se sia il caso di stare al governo con il M5s». Relativamente agli sbarchi, la leader di FdI aggiunge: «Chiudere i porti non risolve il problema. L’unico modo è il blocco navale alle coste della Libia». Non mancano frecciate ai ricchi retori della sinistra. «Saviano tace sulla mafia nigeriana dal suo attico di Manhattan mentre Fazio, che guadagna 4 milioni di euro, ci vorrebbe impartire lezioni di accoglienza».
La legge Meloni per i seggiolini in auto: “Fiera di questa norma”
Barbara d’Urso dedica molto spazio alla legge sui seggiolini delle auto salva-bebè, che porta il nome della Meloni. «Sono una madre – dice la leader di Fratelli d’Italia – e quando ho visto bambini di pochi mesi dimenticati da genitori, che li amano, mi sono detta: io qualcosa posso fare. L’introduzione di un sistema con seggiolini salva-bebè ci fa diventare la prima nazione nel mondo ad avere questa legge. Mi piace pensare che siamo un’avanguardia, se riesco a salvare anche una sola vita, i miei 25 anni di attività politica non sono passati invano». Infine, un riferimento alle imminenti elezioni europee: «Io voglio andare in Europa – conclude la Meloni – a difendere l’identità italiana».
Brava Giorgia!!!!!