Mahmood sarà pure italiano, ma sui social è scontro “religioso” all’ultimo tweet: «Ha vinto Maometto»

10 Feb 2019 20:20 - di Chiara Volpi

Mahmood ha vinto Sanremo, ma ora deve vincere il dubbio: di Ultimo, che ha trionfato nel cuore della gente e nel televoto da casa, e, soprattutto, dovrà fugare i dubbi di tutti coloro i quali non hanno preso bene questa affermazione imposta da giurati radical chic decisi a far trionfare il buonismo sulla melodia, il modello dell’integrazione sul principio del merito. Mahmood ha vinto Sanremo, insomma, ma ora si trova ad affrontare un’altra sfida: deve rispondere a chi lo accusa, via social, di aver preso i voti dei cosiddetti “buonisti” e deve convincere molti perplessi e irritati per il colpo di mano dei giurati che hanno ribaltato la situazione, che se l’è meritato quel primo posto.

Sulla vittoria di Mahmood è scontro all’ultimo tweet…

Il giovane è nato nel 1992 a Milano «da madre sarda e padre egiziano», come lui stesso ha detto, sostenendo di essere un italiano vero, «al 100%». Ma tant’è, e nel frattempo, da Facebook a Twitter, sul web si consuma il duello all’ultimo post tra sostenitori e detrattori del vincitore e del Festival di Sanremo: «Ho fatto la scelta giusta a non aver visto neanche un minuto del #festivaldisanremo. Ho appreso che il 69esimo festival della canzone è stato vinto da un tale Maometto..» twitta qualcuno che non  nasconde la sua netta preferenza per Ultimo. Ironico, invece, il tweet di qualcun altro che rivolge il suo interrogativo all’etere: «Aiutatemi a capire, ma a qualcuno la canzone vincitrice del festival di #Sanremo non piace perché magari gli ricorda che deve restituire dei #soldi?». E mentre da Fratelli d’Italia alla Lega, fino a sinistra Italiana, sul web si dibatte e si ironizza, per Giorgia Meloni è stata una vera e propria «presa in giro». «Complimenti ad Alessandro Mahmood per il successo», twitta la leader di Fratelli d’Italia. Però mi chiedo che senso abbia far votare (a pagamento) il pubblico se poi la giuria dei soliti noti decide di testa sua di far vincere chi sarebbe arrivato terzo con solo il 14% delle preferenze». Di parere naturalmente opposto il primo cittadino di Milano Beppe Sala, che non poteva certo sottrarsi al confronto e che, portabandiera dei radical chic che hanno ribaltato televoto e risultato popolare, twitta: «Bravo Mahmood con te ha vinto Gratosoglio,  la nostra città e l’Italia tutta», invitandolo poi a «Palazzo Marino per congratularsi di persona». E lo scontro si riaccende passando dall’Ariston ai palazzi istituzionali, senza ovviamente prescindere dalla sosta sui social…

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