Lucca, catturato antagonista anarchico: rapine, fughe ed “espropri proletari”

27 Feb 2019 16:58 - di Fabio Marinangeli
black bloc

Antagonista finisce in trappola. La Digos ha catturato un anarchico, militante insurrezionalista, che era ricercato. Deve scontare due anni e 8 mesi per rapina, o meglio espropri proletari, secondo le rivendicazioni. La polizia lo ha rintracciato nel lucchese. Ritenuto responsabile, insieme a militanti anarchici, di una rapina messa a segno nel 2007 in un ufficio postale nella provincia di Lucca, nel 2012 era stato condannato dalla Corte d’Appello di Firenze a 4 anni di reclusione. Nei giorni scorsi la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso alla sentenza presentato dall’imputato, un fiorentino di 52 anni, confermandone così la sentenza di secondo grado. Poi, sulla scrivania della Digos di Firenze è arrivato il provvedimento di esecuzione del residuo pena, emesso dalla stessa Corte d’Appello e al quale gli investigatori della polizia, incaricati delle cosiddette operazioni speciali, non hanno tardato a darne esecuzione. L’anarchico è stato rintracciato a Massarosa (Lu), in casa della compagna, e lo ha accompagnato al vicino carcere di Lucca.

Il 52enne anarchico era anche fuggito in Francia

L’uomo, che ora dovrà scontare un residuo di pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione, era ben noto agli uffici di polizia che, in poche ore dall’emissione del provvedimento, hanno provveduto alla sua cattura. Stando alle numerose attività investigative coordinate dalla Digos di Firenze, il 52enne finito in manette risulterebbe un noto militante anarchico fin dagli anni”90. Oltre ad averne accertato la partecipazione a numerose iniziative anarchiche, nonché il suo presunto coinvolgimento in diversi episodi criminali riconducibili in questo ambito di militanza, la polizia aveva continuato a monitorarne gli spostamenti. Nel corso degli anni, l’uomo era inoltre finito in manette proprio con accuse riguardanti reati di matrice anarco-insurrezionalista. A seguito della rapina del 2007 e del conseguente provvedimento di cattura emesso a suo tempo, era riuscito a fuggire in Francia, trovando rifugio – sempre secondo gli inquirenti – grazie alla rete di assistenza e complicità delle omologhe formazioni anarchiche d’oltralpe. Solo a seguito di un’articolata attività investigativa della Digos di Firenze e dell’Ucigos, il ricercato è stato localizzato in Francia e, in collaborazione con la Polizia francese, arrestato nel 2009 al confine di Ventimiglia, proprio pochi istanti dopo il suo rientro in Italia dal territorio transalpino. La sua cattura nel 2009 era avvenuta in esecuzione ad un ordine di custodia cautelare in carcere disposto dal Tribunale di Firenze che, oltre a contestargli la nota rapina, lo riteneva responsabile di associazione con finalità di terrorismo, accusa dalla quale, tuttavia, è stato successivamente prosciolto.

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