In Italia tutti con i cellulari in mano. Primi divieti a scuola e nei parchi
Le cifre non lasciano spazio ad equivoci. L’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di cellulari. Ogni giorno si passano in media dai 90 ai 120 minuti con il telefonino in mano. Fioccano le proposte di legge, in particolare due: una è di Giorgia Latini (Lega), che vuole bandire l’utilizzo di smartphone a professori e studenti; un’altra è di Maria Stella Gelmini (Forza Italia), che vuole limitarne l’uso solo all’attività didattica. In attesa che si faccia chiarezza – come viene riportato in un’inchiesta de La Verità – il liceo Massimo di Roma ha deciso: gli alunni devono consegnare ai bidelli i cellulari che vengono poi riconsegnati all’uscita. Nel contempo, durante le lezioni gli studenti hanno accesso a computer e tablet della scuola.
Cellulari, in Sicilia il primo
parco giochi smartphone free
A Balestrate, in Sicilia, la Regione sta finanziando il primo parco giochi smartphone free, che sarà inaugurato il 29 marzo. All’ingresso tutti dovranno lasciare in appositi armadietti per giocare e socializzare esclusivamente nel mondo reale. Ma i campi sono tanti. Lo psichiatra Paolo Crepet – come si legge online su La tecnica della scuola – ha sempre puntato il dito contro i cellulari e l’uso smodato che ne fanno i ragazzi. Alla gita scolastica i cellulari non devono essere portati perché i ragazzi devono sentirsi liberi e parlare tra di loro. Cosa che non avviene. Durante i viaggi d’istruzione i ragazzi sono sempre incollati ai cellulari, come se tutto il mondo non fosse reale, ma solo virtuale.