Il senatore leghista inguaia 2 poliziotti che avevano firmato la petizione pro Salvini

4 Feb 2019 9:44 - di Gabriele Alberti

Una vicenda surreale. Due poliziotti in servizio ad Ascoli Piceno, in piazza Arringo, sono andati a firmare in un gazebo una petizione pro-Salvini. Il senatore della Lega Paolo Arrigoni commette la leggerezza di pubblicare sul suo profilo Facebook l’immagine dei due agenti. Si sono scatenate le ire funeste, tanto che la Questura di Ascoli Piceno, «ha aperto un’inchiesta amministrativa per l’accertamento dei fatti». Il ministro dell’Interno Salvini ha replicato: «A me interessa che i poliziotti lavorino per difendere la sicurezza dei cittadini italiani, altre polemiche secondo me sono surreali».

«Tutti pronti a infangare le Forze dell’Ordine»

Il senatore ha pubblicato un nuovo post, ripubblicando quella fotografia che in un primo memento aveva rimosso: «Ieri sui miei social ho pubblicato questa foto. La foto di due agenti di polizia che con un atto di generosità e coraggio nelle #Marche hanno voluto sottoscrivere la raccolta firme a sostegno del ministro dell’Interno Salvini. Poche ore dopo l’ho cancellata per ragioni di privacy e per rispetto a quei due ragazzi, sapendo che c’era il rischio che venisse strumentalizzata da chi non vede l’ora di infangare il lavoro delle nostre Forze dell’Ordine. Cosa che è prontamente avvenuta».

«La lega tutelerà i poliziotti in ogni sede»

«Eppure quando i colleghi e le colleghe di quei due agenti vengono insultati o malmenati da spacciatori, clandestini, criminali o dai centri sociali nessuno muove un dito per esprimere indignazione», continua Arrigoni, che aggiunge: «Quei due ragazzi hanno voluto manifestare la libertà di esprimere la loro opinione e la Lega e Matteo Salvini li tuteleranno in ogni sede». Da qui l’appello a far sentire loro il sostegno.

LeU nel ridicolo: «Foto da regime autoritario»

Ma la vicenda da seria scivola poi nel comico quando Liberi e Uguali e Possibile, strillano che la foto è da regime autoritario. Per Federico Fornaro, capogruppo di LeU alla Camera, «in una democrazia non si dovrebbero vedere poliziotti in servizio fotografati  a firmare in un gazebo una petizione pro Salvini. Siamo in Italia e non una nazione retta da un regime autoritario», esclama a SkyTg24. Si accodano gli esponenti di Possibile: «Non ci sono altre parole, è una foto da Paese autoritario». Questo teatrino si poteva evitare.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *