Ignazio La Russa*: “Con Tatarella la storia del Pdl sarebbe stata diversa”

8 Feb 2019 6:04 - di Redazione
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«A distanza di molti anni, ancora oggi sulla mia scrivania trova posto una nostra foto scattata al porto di Vulcano nel lontano 1987. La foto, sia detto per inciso, immortala il nostro piccolo decisivo “summit” per organizzare il vittorioso congresso di Sorrento dopo aver avuto, a Taormina, il via libera su Fini, di Giorgio Almirante. Passa il tempo, cambiano gli incarichi, cambiano gli uffici e di conseguenza cambiano anche le scrivanie ma quello scatto in ciabatte e costume, di Pinuccio con me, Maurizio Gasparri e Luciano Laffranco, è sempre lì a ricordami di quell’amicizia e delle gesta di quello che fu il padre nobile della destra italiana.

Di Pinuccio, come era amichevolmente e fraternamente chiamato da tutti, si potrebbero dire e raccontare tante cose. Chiunque di noi ha di lui ricordi, aneddoti, storie. Perché Pinuccio è sempre stato un uomo, prima ancora che un politico, che non si è mai sottratto al confronto e che non ha mai lesinato la sua amicizia (…)

Ma basterà dire che fu vera amicizia perché anche su questa si basava il mio rapporto con lui. Ma per me e non solo per me, lui non è stato “soltanto un amico”, ma anche un “maestro” ed un riferimento importante e soprattutto un politico con il quale era sempre possibile una interlocuzione profonda e dal cui confronto si usciva con un arricchimento di idee e riflessioni significative e puntuali.

Lungimirante nella sua lunga azione politica, Pinuccio ha dimostrato sempre di avere idee molto chiare. Sapeva analizzare fatti, circostanze, persone ed agiva di conseguenza con cognizione di causa. Anche per questo, ha saputo essere una persona sulla quale era possibile riporre la massima fiducia. In ogni frangente. Sosteneva che “Destra e sinistra sono alternative, che rappresentano valori alternativi e che il centro non è un valore ma solo una zattera. Un traghetto che dalla riva destra va a quella sinistra ospitando passeggeri quando una delle due rive è debole ma che ne rimane senza quando tutte e due le rive sono forti” (…)

Con tutte le forze Pinuccio si spese per far nascere e per far crescere una destra moderna, europea, democratica, capace di battersi e soprattutto di prevalere sulle idee “dell’altra riva”. Quella di sinistra. Ci indicò un percorso politico che fu lungo e travaglia-to. Un percorso che iniziò a Sorrento (come ho detto prima) e passò attraverso la nascita di Alleanza nazionale nel 1994 arrivando poi, quando purtroppo lui già non era più con noi, a quella del PdL nel 2009: il soggetto unico del centrodestra fu forse il coronamento di quello che Pinuccio aveva immaginato 10 anni prima. Fosse rimasto in vita sono certo che l’esito sarebbe stato assai diverso e sicuramente migliore (…)

Tutti sanno che Pinuccio fu il primo esponente della destra postfascista chiamato (insieme a Tremaglia ma lui da vice Presidente del Consiglio) ad un incarico di governo, che la sua esperienza ministeriale viene ricordata soprattutto per la polemica contro i “poteri forti”. È utile invece ricordare che l’assioma “esistono avversari e non nemici” era per Pinuccio un insegnamento tanto antico quanto prezioso per il suo modo di vivere la vita e la politica (…).

A vent’anni dalla sua scomparsa possiamo affermare con certezza quanto manchi tuttora al centrodestra una figura e una mente politica come quella di Tatarella. Certamente si tratta di un vuoto incolmabi-le, generato dalla perdita di un politico eccezionale e per certi versi unico nelle intuizioni e nella capacità di costruzione di progetti apparentemente irrealizzabili. Alla destra e al centrodestra restano però le sue idee, i suoi esempi, i suoi insegnamenti e i suoi scritti, dai quali si deve ripartire per costruire nuovamente una destra unita, forte, rispettata, alleabile, e di governo.

“Il futuro è di chi lo sa immaginare” diceva Enrico Mattei ed ecco perché, ancora oggi a distanza di tanti anni, siamo qui a celebrare la figura di Pinuccio Tatarella. Uno dei pochi che il futuro lo ha saputo non solo immaginare ma anche programmare e costruire».

* Vice Presidente del Senato della Repubblica

Il testo integrale di questo intervento è sul libro “Pinuccio Tatarella – passione e intelligenza al servizio dell’Italia”, edito da “Giubilei Regnani”. Link per l’acquisto del libro: http://www.giubileiregnani.com/libri/pinuccio-tatarella/

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