I genitori di Manuel contro la Angeli, cronista di “Repubblica”: «Si è finta dell’Antimafia per intervistarlo»

11 Feb 2019 16:45 - di Marta Lima

Il racconto di Federica Angeli, cronista di Repubblica che vive sotto scorta per le minacce ricevute dai clna mafiosi di Ostia, è quello di una normale intervista concordata con i genitori di Manuel Bortuzzo, il nuotatore trevigiano rimasto paralizzato da un agguato di due balordi nel quartiere Axa di Roma.
“Alle 14.45, sono ormai andati tutti via tranne la madre e la sorella maggiore, entro e vado verso la caposala con il mio libro in mano da dare a Manuel. È un libro che parla della mafia di Ostia e di come la gente, il giorno di una sparatoria tra due clan avvenuto proprio sotto casa mia nel 2013, decise di chiudere le finestre e voltarsi dall’altra parte. Consegno il libro a una infermiera che entra nella stanza dove è ricoverato Manuel. Lei mi dice di seguirla, resto dietro la vetrata, sul corridoio. Lui lo prende, si gira verso il vetro, sorride, mi saluta e mi fa cenno di entrare. Anche l’infermiera dice di entrare. Infilo il camice, come mi dicono di fare i medici, e sono davanti a lui…”.
Detta così, la chiacchierata con Manuel viene raccontata come una piacevole conversazione di cui il ragazzo, e i genitori, avrebbero concesso una sorta di esclusiva alla pubblicazione con tantp di selfie ma il giorno dopo la reazione della famiglia Bortuzzo svela uno scenario molto diverso e piuttosto sgradevole. Le cose sarebbero andate in maniera diametralmente opposta.
«Manuel non è uno scoop, non è trofeo da esibire, né un selfie da pubblicare sulle pagine di un giornale. È un giovane che sta lottando con tutte le sue forze per riprendersi la sua vita. Chiediamo il dovuto rispetto, come stanno tenendo tutti gli altri giornalisti cui abbiamo riferito successivamente delle condizioni di Manuel portando loro i suoi saluti e delle dichiarazioni rilasciate con trasparenza con finalità di pubblicazione», scrivono i genitori di Manuel, Franco Bortuzzo Fkb e Rossella Corona Bortuzzo, che, in un post pubblicato sulla pagina Facebook “TutticonManuel“, accusano la giornalista di Repubblica di sciacallaggio. «Purtroppo, in un momento di nostra assenza, senza alcuna autorizzazione da parte nostra o dell’ospedale, Manuel si è trovato in stanza una signora (accompagnata fino al suo ingresso da un uomo della scorta) – denunciano i genitori di Manuel – , con cui si è intrattenuto a parlare pensando che fosse una scrittrice in visita e non che avrebbe pubblicato su un quotidiano un articolo sulla sua vicenda, né tanto meno il selfie poi scattato. L’autorizzazione all’ingresso in stanza da parte di un’infermiera sarebbe stata data alla signora Federica Angeli del quotidiano Repubblica qualificatasi come amica di Manuel. Io, Rossella Corona Bortuzzo, sono entrata successivamente in stanza, quasi al termine della chiacchierata. Ho chiesto alla signora chi fosse e si è qualificata dell’antimafia».
Accuse gravissime, alle quali la Angeli replica così: «Sono stupefatta e allibita dalle considerazioni dei familiari di Manuel. Hanno dato la stura ai peggiori insulti verso una giornalista che come tale ha in maniera del tutto trasparente dichiarato le proprie generalità e il proprio intento di raccogliere la storia di Manuel dalla sua voce…», dice, poi lancoa accuse a un personaggio che si sarebbe proposto da mediatore: «Ho dovuto fronteggiare l’arroganza di chi pretendeva, senza titolo, il rilascio di un’autorizzazione per concedermi la possibilità di incontrare Manuel spacciandosi come colui che gestisce i rapporti con la stampa per Manuel il cui nome è citato nelle due interviste rilasciate ad altri giornali, e non nel mio racconto», prosegue Angeli.

In ogni caso, è chiaro che la giornalista ha giocato sull’equivoco pur di ottenere l’intervista, altrimenti non si spiegherebbe la reazione della famiglia, finora sempre disponibile a dialogare con i media al punto da far ascoltare la voce del figlio registrata in un messaggio che ha fatto il giro del web. «Grazie a tutti per l’interesse dimostrato in questi giorni. Le condizioni di Manuel sono in continuo miglioramento anche se la prognosi resta ancora riservata. Manuel è felicissimo e sorpreso dell’affetto che lo circonda» scrivono ancora i genitori di Manuel Bortuzzo, sempre con quell’hashtag che tutti condividiamo: “TutticonManuel”.

 

 

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