I 5S scaricano la Sarti. L’ex fidanzato contro Casalino: «Non fare lo gnorri…»
I Cinquestelle scaricano Giulia Sarti. A dare il la, come riporta La Stampa, è stato Rocco Casalino, citato in una conversazione via chat messa agli atti dai pm di Rimini come colui che invitava la stessa Sarti a denunciare il suo ex fidanzato Bogdan Andrea Tibusche per «salvarmi la faccia». «Si è probabilmente coperta dietro il mio nome con l’allora compagno – ha spiegato il portavoce della presidenza del Consiglio – se avessi saputo di questi ammanchi o di giri strani l’avrei immediatamente riferito al capo politico e ai probiviri. Io non tutelo i parlamentari, ma il movimento, come sanno tutti». Rocco Casalino, che quando tutto cominciò, a febbraio di un anno fa, era responsabile comunicazione del movimento, ha poi reso pubblici i suoi messaggi via chat di allora diretti all’ex presidente della commissione giustizia, per chiarire fino in fondo la sua posizione: «Sei sicura che sia stato lui (Tibusche, ndr)? Sei sicura al 100% della sua colpevolezza? Perché se denunci un innocente commetti reato». Era il 15 febbraio e la Sarti doveva ancora recarsi in questura. In un messaggio successivo, Casalino scriveva: «Se è stato davvero lui è giusto che denunci, ma se non è così stai facendo una cosa grave».
Casalino non è stato l’unico a scaricare la Sarti. A lui, uno dopo l’altro, si sono aggiunti i ministri Giulia Grillo e Alfonso Bonafede che hanno mostrato di apprezzare le dimissioni della Sarti dalla carica di presidente della commissione giustizia e l’autosospensione dal M5S. Bonafede a Porta a Porta ha detto: «Ci sono diverse versioni, la situazione non è chiara, personalmente mi dispiace, ora i probiviri decideranno». A chiudere il cerchio è stato Luigi Di Maio: «Credo che l’espulsione sia doverosa», ha detto dopo aver spiegato che si dovrà comunque attendere la valutazione dei probiviri e che le dimissioni dalla commissione sono «un atto doveroso».
Lite social tra Casalino e Tibusche
E intanto lite social tra Rocco Casalino e Andrea Bogdan Tibusche. Su Faceook Tibusche ha puntato il dito contro il portavoce del presidente del Consiglio: «Ho letto sui giornali che Casalino fa lo gnorri e scarica la Sarti. Sapete qual è il bello? Il messaggio con il quale mi si informava che sarebbero stati lui e Ilaria a spingere la querela, Casalino lo ha avuto (screeshots), da me, il 15 febbraio del 2018. Ho sempre lo stesso vizio: salvo e registro tutto. Non sapeva nulla fino ad oggi? Lo sapeva eccome», scrive l’ex compagno della Sarti, per il quale è arrivata la richiesta di archiviazione nell’ambito del processo che lo vede coinvolto con l’accusa di appropriazione indebita ai danni della deputata, la quale era finita l’anno scorso nell’elenco dei “furbetti” delle rendicontazioni de Le Iene. La replica di Casalino non si è fatta attendere: «Gentilmente pubblichi cosa ti ho risposto». «Ma chi se ne frega? Perché non ti sei mosso un anno fa e lo fai ora?», domanda Tibusche. «Tu – ha obiettato Casalino – avevi una tua versione. Lei una versione totalmente diversa. Non spettava a me decidere di chi fosse la ragione. La cosa più giusta era che fosse la magistratura a valutare». «Fare il finto tonto può funzionare con i più ma non con me. Tu oggi caschi dal pero accusando lei ma di tutto questo eri a conoscenza da oltre 1 anno. E non hai detto/fatto nulla. Qui non si discute sul cosa ma sul come. Il cosa arriva dopo», la contro-replica dell’ex fidanzato di Sarti.
Poi Tibusce, come riporta La Stampa, si è fatto sentire attraverso il suo legale, Mario Scarpa: al telefono si è detto «sconcertato per quanto sta accadendo, per certe dichiarazioni di persone che stanno nel circolo dei 5 Stelle, e contrariato per la piega che stanno prendendo le cose». Il riferimento è ai commenti di estraneità alla storia, quando in realtà «tutti erano al corrente di tutto quanto»: per Tibusche «non possono dire di non sapere» cosa si stava muovendo intorno alla questione dei rimborsi e la denuncia contro di lui sarebbe stata fatta «con consapevolezza anche degli altri». Quanto alla Sarti, il suo ex fidanzato aggiunge di «non nutrire rancore e di provare quasi dispiacere per lei». L’avvocato e il suo assistito, che lamenta «di essere stato coperto da una valanga di insulti e dalle minacce di qualche fanatico», oltre ad aver subito conseguenze sul lavoro, meditano un’azione civile di risarcimento danni. La procura di Rimini, da parte sua, fa sapere che non procederà d’ufficio per calunnia contro la Sarti.
Le indagini
Sul versante delle indagini, su cui si aspetta la decisione del gip, la procura di Rimini ha ritenuto irrilevante sentire Casalino e la Loquenzi. Gli atti relativi alle foto intime della Sarti divulgate online, invece, sono stati trasmessi alla procura di Bologna per competenza. La conoscenza fra lei e Tibusche era nata proprio per ripulire la rete da quelle immagini. La deputata non commenta la richiesta di archiviazione, lo fa per lei il suo avvocato Fabio Repici: «Ha fiducia nell’autorità giudiziaria». E, come riporta il Messaggero, si sfoga coi colleghi del Movimento: «Sono la vittima di questa storia, credetemi. Ma voglio tutelare il M5S: ecco perché mi sono fatta da parte. Sto vivendo un incubo».