Global compact, con la mozione di FdI sì alla creazione di hotspot in Africa
Creazione di hotspot in Africa. La mozione di Fratelli d’Italia sul Global compact approvata dalla Camera prevede al punto quattro l’impegno per il governo «di adottare iniziative per garantire l’immediata creazione di hotspot nei Paesi del Nord Africa per l’esame di domande di asilo».
Un tema importante su cui Fratelli d’Italia punta da tempo, infatti, per evitare che l’Italia continui ad essere il campo profughi d’Europa è proprio in loco che si deve valutare chi ha diritto ad ottenere lo status di rifugiato politico. «La politica di chiusura dei porti – si legge sulla mozione di Fratelli d’Italia – sta dando efficaci risultati sotto l’aspetto della riduzione del numero di immigrati che arrivano in Italia ma sta esponendo la nostra Nazione a continue ed estenuanti trattative con gli altri Stati dell’Unione europea che dovrebbero farsi carico dei migranti secondo il principio della redistribuzione».
Per FdI a causa della «totale assenza, nell’Unione, di un approccio burden sharing l’Italia è rimasta da sola ad accogliere e soprattutto ad ospitare in seguito le migliaia di migranti in arrivo attraverso il Mediterraneo». Nella mozione si sottolinea ancora che, sempre con riferimento al tema dell’emergenza migranti, «il documento di economia e finanza 2018 ha evidenziato come il calo degli sbarchi registrato nel 2017 e nel 2018 rispetto agli anni precedenti non sia stato accompagnato dalla diminuzione delle presenze nelle strutture di accoglienza, le quali hanno continuato a registrare un andamento crescente. La spesa per operazioni di soccorso, assistenza sanitaria, accoglienza e istruzione è stimata in 4,3 miliardi nel 2017, al netto dei contributi dell’Unione europea, e prevista ancora in crescita fino ad una cifra compresa tra 4,6 e 5 miliardi di euro nel 2018, continuando a gravare sul nostro prodotto interno lordo per circa lo 0,3 per cento l’anno».