Firenze, FdI: «Per salvare la Villa Medicea meglio Lino Banfi della sinistra» (video)
Dario Nardella al Comune di Firenze ed Enrico Rossi alla Regione Toscana hanno fallito. Per questo, ora, per la tutela della Villa Medicea di Careggi a Firenze, dove nacque e morì Lorenzo il Magnifico, viene chiamato a scendere in campo Lino Banfi. Ad assestare questo schiaffo morale alla sinistra, che di fronte alla nomina dell’attore all’Unesco non ha lesinato ironie, è stato il consigliere regionale di FdI e candidato a sindaco di Firenze Paolo Marcheschi, che ha rivolto un appello a Banfi. «Visto che né Regione Toscana, né Comune di Firenze sono riusciti a trovare fondi per provvedere al completo restauro della Villa e alla sua riapertura al pubblico, ho preso carta e penna e ho scritto a Lino Banfi, recentemente nominato membro della commissione italiana dell’Unesco, per invitarlo a venire a Firenze e vedere di persona il degrado in cui versa questo patrimonio, aiutandoci a trovare soluzioni concrete per reperire risorse per il suo rilancio e riapertura al pubblico», ha spiegato Marcheschi.
La provocazione di FdI: «Intervenga Lino Banfi»
Nel 2013 la Villa è stata proclamata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, ma oggi versa in uno stato di abbandono al quale le istituzioni locali non sono riuscite a porre rimedio. «Il caso del degrado della Villa medicea di Careggi è emblematico e ben descrive il modo in cui, l’amministrazione di centrosinistra della Regione e del Comune, a firma Rossi e Nardella, non sia stata capace in queste decine di anni di governo di capitalizzare l’immenso valore culturale del patrimonio artistico, eredità storica dei Medici a Firenze e non solo», ha sottolineato l’esponente di FdI, ricordando che «la proprietà della Villa Medicea di Careggi è della Regione Toscana, ma né Rossi né Nardella hanno mai fatto nulla per rilanciarla e riaprirla al pubblico».
La Villa Medicea emblema del fallimento della sinistra
Così la Villa è diventata «un gioiello, dichiarato nel 2013 patrimonio dell’umanità dall’Unesco insieme alle altre ville medicee, che ad oggi si trova in stato di abbandono e chiuso al pubblico». «Continuiamo a valorizzare quello che già è noto in tutto il mondo, senza potenziare l’offerta culturale ed artistica del territorio. Tutto il mondo – ha sottolineato Marcheschi – vorrebbe avere ville e giardini medicei come quella di Careggi, individuata per il particolare valore rappresentativo e rilevanza culturale, artistica e paesaggistica, per l’elevata autenticità. Per la Villa Medicea negli anni si sono sbandierati grandi progetti, investimenti importanti anche dal punto di vista del recupero e restauro. Dal 2010 si parlava di 10 milioni di euro, di cui 2 nel 2014 spesi per evitare infiltrazione nella copertura che rischiava il crollo». Ma ad oggi non resta che appellarsi a Lino Banfi.
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