Esplode l’ira della Gelmini: «Chi critica Berlusconi è un ingrato e un traditore»

23 Feb 2019 17:19 - di Roberto Mariotti

Le parole sono dure. il messaggio è chiaro come sono chiari i destinatari. «Noi di Forza Italia, che siamo stati sempre dei guerrieri e in prima linea, adesso dobbiamo essere uniti, così come siamo, in un partito che ha tantissime risorse come il nostro e dobbiamo essere uniti a sostegno di Berlusconi. Sono stanca di leggere sui giornali le interviste all’insegna del benaltrismo da parte di chi ha preso i voti da Forza Italia, siede in consiglio regionale e si candida alle europee in un altro partito». Lo ha detto Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, durante il suo intervento all’incontro Mettiamo in cantiere la crescita, organizzato dal movimento azzurro a Milano, nel quale è stato presentato il Manifesto delle infrastrutture di Forza Italia. «Non so – ha aggiunto – come si possa alzare la mattina e guardarsi allo specchio, sapendo che i suoi voti sono quelli di Forza Italia! Sono stanca di leggere lezioni sui giornali da parte di chi oggi si è tenuto fuori, perché chi si chiama fuori dinanzi a un uomo che si candida nell’interesse dell’Italia dopo essere stato espulso ingiustamente dal Parlamento per la lettura retroattiva di una legge, è indegno di questo partito, un ingrato, è un traditore che va isolato».
«Ognuno può avere antipatia per qualcuno, per me o per chiunque, ma tutti noi – ha detto ancora la Gelmini – abbiamo avuto da Berlusconi qualcosa e spesso anche più di qualcosa. E per rispetto verso noi stessi, per la nostra storia, per il nostro partito, dobbiamo capire bene che questa non è la stagione della tiepidezza o del benaltrismo, ma di persone coraggiose, leali e con la schiena dritta che ci mettono la faccia. Ringrazio tutti quelli che lavorano, alla faccia delle seconde e delle terze gambe, perché è bene ricordare che chi è per il sovranismo, il populismo, l’isolazionismo, vota direttamente Salvini e non coloro che giocano a essere il cugino o un parente di Salvini. La scelta politica è un’altra. Il centrodestra esiste – ha aggiunto – perché lo ha fondato Berlusconi, altrimenti non esisterebbe, ed è l’unica alternativa, da una parte, al congresso permanente del Pd che vola verso assise, congressi, primarie – una roba tutta interna e un poco da psicanalisi – e, dall’altra, alla Lega. Io cerco sempre, da lombarda, di non attaccare la Lega – ha continuato la Gelmini – pensando a chi siede in consiglio regionale e al nostro buon governo regionale, ma – avverte – non si può non pensare che il reddito di cittadinanza, voluto da Di Maio con una certa coerenza, alla fine lo vota anche la Lega e che la Lega ad oggi non ha ancora portato a casa l’autonomia…Io sono fiduciosa perché vedo un Berlusconi stracarico e determinato a scendere in campo, ma non deve scendere in campo da solo, perché ci siamo noi a sostenerlo».

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