Effetto-Salvini anche in Europa: crollano le richieste di asilo politico dei migranti
Dopo il boom degli ultimi due anni, la linea del “rigore” sul fronte dell’immigrazione sembra pagare rispetto all’arrivo dei migranti che cercano di ottenere uno status di protezione in Europa. Le richieste di asilo nell’Ue sono infatti tornate ai livelli del 2014, prima del picco della crisi migratoria del 2015. Nell’Ue allargata a Norvegia e Svizzera, secondo dati dell’Easo, lo European Asylum Support Office, nel 2018 si sono registrate 634.700 richieste di asilo, in calo del 10% rispetto al 2017, un livello simile a quello del 2014. I dati indicano anche che il numero delle prime richieste di asilo pendenti è calato di quasi il 50% rispetto al picco dell’autunno 2016.
Proprio oggi, il ministro Salvini, fautore della linea di trasparenza sulla richiesta di asilo politico che utilizzano quasi tutti coloro che arrivano in Europa, ha salutato con soddisfazione alcune operazioni di verifica nei centri di accoglienza: “Vogliamo garantire vera assistenza per i veri profughi e stroncare il business di chi specula sull’accoglienza”, ha detto Salvini commentando le ventotto ispezioni nei confronti dei gestori dei Cas (Centri di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo) in provincia di Prato dove, nell’ultimo anno, rende noto il Viminale,
sono state coinvolte sette realtà per violazione delle convenzioni stipulate con la prefettura. La documentazione è sul tavolo della Procura della Repubblica. In tutto, spiega il Viminale, le strutture di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo in provincia di Prato sono 39. Complessivamente sono scattate sanzioni per 7.231 euro.
Oggi, nei Cas di Prato sono presenti 573 persone. Al 31 luglio 2018 erano 681.