Diciotti, i grillini in angoscia per il voto online di domani
Improvvisamente a farsi male saranno i Cinque stelle. Costretti da Salvini – e dal buonsenso – a posizionarsi sul no al processo per il loro alleato sul processo Diciotti, le nubi diventano ancora più dense col nuovo procedimento che porta all’incriminazione del premier Conte e dei ministri Di Maio e Toninelli.
Noi ci facciamo processare…
In pratica, i sostenitori della tesi che i politici devono farsi processare, sono chiamati a decidere se essere coerenti o usare lo stesso trattamento che vorrebbero per Salvini e quindi salvare se stessi.
In tutto questo, campeggia il referendum di domani in piattaforma Rousseau sulla sorte del leader della Lega. Per la serie facciamoci del male. ”Dobbiamo votare No per sostenere il Sì?”. La senatrice Paola Nugnes, che nelle ultime settimane ha più volte marcato le distanze dalla linea maggioritaria del M5S, sottolinea con questa domanda la particolarità del regolamento del voto on line – che si svolgerà domani dalle 10 alle 19 – sull’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Salvini, sulla vicenda della Nave Diciotti. In pratica chi vota Sì nega l’autorizzazione, chi vota No la concede.
“Virginia si fece giudicare”
Ma anche molti militanti di base si ribellano al modo in cui il M5s ha impostato il quesito. Tra questi Andrea Severini, marito della sindaca di Roma Virginia Raggi: “Voto No, ma la domanda e’ mal posta. La domanda andava posta sull’immunitá e non sull’interesse nazionale. Non si deroga sui nostri principi, i processi si affrontano come hanno fatto Chiara, Filippo e Virginia. Sono convinto che non esista reato e Salvini non puo’ nascondersi dietro di noi”, scrive Severini su facebook. ”Dormo tranquillo perché penso, anzi sono convinto di aver difeso il bene, la sicurezza e i confini del mio Paese. Poi ognuno voti secondo coscienza”. Così invece il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sulla questione del caso Diciotti e delle votazioni online. “Non voglio influire o insegnare niente a nessuno. Rendo noto però il fatto che a oggi i dati del ministero dell’interno dicono che gli sbarchi sono fermi a quota 230 e le espulsioni sono ormai più di 800. In Sardegna non è arrivata una sola persona via mare. Questi sono numeri che non si vedevano da anni. Sono orgoglioso delle azioni che abbiamo fatto, poi ognuno voti secondo coscienza”, ha concluso Salvini.
17 Febbraio 2019 — “Con i pianti e con i lamenti non si cura il mal di denti”. La potenza, no, la potenzialità di questo proverbio è forte assai, ma il popolo non deve essere all ammasso… per cui, per noi che rifiutiamo il lavaggio del cervello… è la fine.