Corruzione, per Formigoni si aprono le porte del carcere: condannato a quasi 6 anni

21 Feb 2019 21:13 - di Redazione

Dopo quasi 6 ore di camera di consiglio i giudici della Cassazione hanno confermato la condanna definitiva per l’ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni riducendo la pena a cinque anni e dieci mesi. La decisione dei supremi giudici, nonostante la riduzione di pena, porterà Formigoni in carcere. È stata confermata invece la condanna a 7 anni e 7 mesi per Costantino Passerino, ex manager della Maugeri, e quella a 3 anni e 4 mesi per l’imprenditore Carlo Farina; inammissibile il ricorso di Carla Vites che era già stata assolta ed aveva impugnato la sentenza per avere un proscioglimento più ampio.

Formigoni: le richieste di accusa e difesa

L’accusa aveva chiesto la conferma della condanna a 7 anni e mezzo. Ad avviso del pg, da parte di Formigoni c’è stato un «sistematico asservimento della funzione pubblica agli interessi della Maugeri, un baratto della funzione». Il pg ha anche ricordato che la corruzione ha riguardato un giro di oltre 61 milioni di euro e circa 6 milioni di utilità sono arrivati «in vari flussi e forme» a Formigoni. La difesa aveva chiesto l’assoluzione o, in alternativa, l’annullamento della condanna di secondo grado con rinvio alla Corte di Appello per calcolare la prescrizione.

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