Confartigianato Sicilia boccia il reddito di cittadinanza: “Sì invece al lavoro di cittadinanza…”
Più investimenti e apprendistato e no al reddito di cittadinanza. Sono le richieste degli artigiani siciliani. “Rivitalizzare il tessuto delle piccole imprese, foraggiare l’apprendistato e incrementare gli investimenti pubblici e privati. Sono queste le principali richieste di Confartigianato Sicilia alla luce della nuova finanziaria nazionale.” È un giudizio in chiaroscuro quello che l’associazione degli artigiani siciliana, esprime sulle misure della manovra economica, che “dà alcune buone risposte a battaglie storiche condotte proprio da Confartigianato”. “E se da un lato viene accolta positivamente la riduzione delle tariffe Inail a carico degli artigiani o ancor di più lo sblocco degli investimenti pubblici per i piccoli Comuni oppure ancora la proroga dell’esonero contribuivo totale per le nuove assunzioni, preoccupano invece i capitoli che riguardano il reddito di cittadinanza o anche la mancata proroga del blocco degli aumenti dei tributi e delle addizionali attribuiti alle Regioni e agli enti locali”, si legge in una nota. Confartigianato boccia quindi le misure sul reddito di cittadinanza e la revisione del sistema previdenziale, che distolgono risorse preziose che sarebbe stato meglio destinare al sostegno dello sviluppo imprenditoriale e garantire la crescita economica. Provvedimento di natura assistenziale, quello del reddito di cittadinanza, che può provocare effetti distorsivi sul mercato del lavoro, con il rischio di peggiorare il tasso di irregolarità dell’occupazione e di deprimere le iniziative imprenditoriali. ”Sarebbe stato più utile