Boldrini e De Magistris si scatenano contro Di Maio: «Ha venduto l’anima al diavolo»

19 Feb 2019 13:22 - di Alberto Consoli

Di Maio nella bufera più nera. Prima  Travaglio, ora Laura Boldrini, seguita dal  sindaco di Napoli Luigi De Magistris, in testa a twittare compulsivamente contro Di Maio e la decisione “pilatesca”della consultazione online che “ha salvato” il ministro dell’Interno . Non ci vogliono stare. Ora dopo ora i commenti al vetriolo contro l’esito del voto online della base grillina sul caso Diciotti si moltiplicheranno. E le ire funeste si scatenano contro il leader del Movimento. In prima fila ci sono  gli ossessionati da Salvini che non gli perdonano l’esito dell’intera vicenda che avrebbe potuto inguaiare il partner di governo e la stessa tenuta dell’esecutivo. Velenoso il tweet della Boldrini che recita il de profundis su Di Maio e  il M5S. «Prima gli hanno lasciato la guida, pur avendo preso il doppio dei suoi voti. Poi, dopo aver gridato per anni “onestà”, per Salvini hanno venduto pure l’anima, salvandolo dal processo. La storia del M5S al governo è ingloriosa quanto l’attaccamento di Di Maio alla sua poltrona». Scrive su Twitter la deputata di Leu, Laura Boldrini, a commento del “salvataggio” on line.

De Magistris: «Attaccato alla poltrona»

Dopo le ire furibonde della parlamentare di Leu arriva il sindaco dissidente antisalviniano per eccellenza che inveisce contro la china presa dal Moviemento a guida Di Maio. «Il M5S fa ormai parte del Sistema – scrive- e  salva dal processo il vero capo politico del governo: Salvini». Così su Twitter il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Attaccati alle laute poltrone – aggiunge de Magistris – quello che era una volta il meetup non esiste più. Travolti dalla questione morale si nascondono dietro l’immunità e hanno paura dei magistrati. Vergogna». Nessuno che entri nel merito della pagliacciata del processo a Salvini, nel merito legale e tecnico della difesa dei confini nazionali. Nelle loro parole solo livore per una conclusione del caso Diciotti ormai annunciata di cui danno la colpa assoluta a Di Maio. Un’occasione “sfumata”

«Di Maio gregario della Lega»

Si aggiunge al coro il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in un post sul suo profilo Facebook a sancire quella che per lui è la deriva senza fine del M5S e di Di Maio. «Ieri un amico mi ha detto: “vedrai sarà il 60 per cento”. “Mi pare troppo”, ho risposto. Era facile indovinare il risultato della pseudo consultazione su Rousseau. La democrazia diretta digitale pentastellata è una finzione che mortifica la democrazia rappresentativa. Il M5stelle si è ridotto ad essere un gregario della Lega». Poi torna ancora Leu ad inveire, stavolta con  Loredana De Petris. «Il voto della piattaforma Rousseau ha salvato il ministro Salvini sottraendolo al giudizio della magistratura. Non è stata certo una sorpresa. Da un pezzo si era capito che, dopo aver affermato per anni che ci si difende nei processi e non dai processi, i vertici dell’M5S avevano deciso che in questo caso si doveva invece difendere a tutti i costi il vicepremier dal processo e gli iscritti si sono uniformati». «Il governo -aggiunge- val bene un’abiura».

Commenti

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  • angelo manera 19 Febbraio 2019

    Ma che queste due persone stiano zitte. Sparano solo fesserie. Hanno fatto piu’ danni loro che una guerra e, oltretutto non avrebbero nemmeno il diritto di stare in parlamento, visto i pochi voti ottenuti alle elezioni (vero boldrini ???).
    Se amano cosi’ tanto gli invasori migranti, che vadano a stare in africa. Staranno meglio loro e, sicuramente anche noi