Venezuela, il parlamento europeo riconosce Guaidò. Lega e 5 Stelle però si astengono
Il Parlamento Europeo ha riconosciuto, con una risoluzione non legislativa, Juan Guaidò come legittimo presidente ad interim del Venezuela, invitando i governi e le istituzioni Ue a fare lo stesso, chiedendo la convocazione di elezioni “libere e trasparenti”. La risoluzione è stata approvata come anticipato stamani dal Ppe: è passata con 439 voti a favore, 104 contrari e 88 astensioni. Gli eurodeputati del Movimento Cinque Stelle e della Lega si sono astenuti nel voto oggi al Parlamento Europeo sulla risoluzione non legislativa con cui si riconosce il presidente dell’Assemblea Nazionale del Venezuela Juan Guaidò come presidente ad interim del Paese. I deputati pentastellati, spiega il vicepresidente dell’Aula Fabio Massimo Castaldo (M5S), si sono astenuti “perché vogliamo un’Ue che sia fautrice del soft power e non dell’hard power” e non si può “in alcun modo andare ad avallare la volontà di forzare la mano”. Occorre “riprendere un processo che riunifichi il popolo venezuelano”, evitando “che si degeneri verso la violenza e una potenziale guerra civile”.
Guaidò annuncia: contatti con i militari
“Abbiamo avuto incontri clandestini con membri delle forze armate e delle forze di sicurezza”. A rivelarlo, in un intervento sul New York Times, è il leader dell’opposizione venezuelana, Juan Guaidò, per il quale “la fine del sostegno dei militari a Maduro è fondamentale per consentire un cambiamento di governo, e la maggioranza di coloro che sono in servizio concordano che le recenti difficoltà del Paese sono insostenibili”. Nell’articolo, Guaidò rivela anche che l’opposizione ha offerto un’amnistia ai militari, a patto che non si siano “resi colpevoli di crimini contro l’umanità”. Intanto si apprende che tre cronisti dell’agenzia di stampa spagnola Efe sono stati arrestati in Venezuela. A darne notizia, nella notte, la stessa agenzia. Si tratta di due cittadini colombiani, Leonardo Munoz e Mauren Barriga Vargas e di uno spagnolo, Gonzalo Dominguez Loeda.