Una fiction sulla Francia islamizzata: “Sottomissione” di Houellebecq diventa serie Tv
Diventerà una fiction televisiva Sottomissione, il romanzo dello scrittore francese Michel Houellebecq pubblicato tra le polemiche in Francia lo stesso giorno dell’attentato terroristico contro il settimanale satirico Charlie Hebdo, il 7 gennaio 2015. A girare la serie tv tratta dal romanzo, che racconta un futuro distopico di una Francia completamente islamizzata e che solo nelle librerie francesi ha venduto 800mila copie, sarà il regista Guillaume Nicloux, grande amico di Houellebecq, che lo ha già fatto recitare due volte come attore.
Per “Sottomissione” in tv una produzione franco-tedesca
Il regista ha scritto la sceneggiatura con Nathalie Leuthrau e Victor Rodenbach e la produzione sarà franco-tedesca, ha reso noto Livres Hebdo, senza tuttavia precisare quando la serie sarà girata e con quali attori. Sottomisione, tradotto in Italia da Bompiani, immagina la presa del potere nella Francia del 2022 del partito musulmano, dopo il trionfo alle elezioni presidenziali. All’inizio di gennaio è uscito Serotonina (Flammarion, traduzione italiana da La Nave di Teseo), nuovo romanzo di Houellebecq che veleggia su oltre 300mila copie vendute solo in Francia. Il regista Guillaume Nicloux è lo stesso che dal mese di dicembre ad oggi sta facendo recitare sul set del film C’est extra la strana coppia composta da Houellebecq e Gérard Depardieu, mostro sacro del cinema francese. In C’est extra i due uomini famosi si ritrovano in cura in un centro di talassoterapia a Cabourg, cittadina francese del dipartimento del Calvados nella regione della Normandia, stazione balneare di fama internazionale, resa celebre da Marcel Proust come la Balbec di Alla ricerca del tempo perduto.
Houellebecq alla prova come attore
Michel Houellebecq ha già recitato per Nicloux nel “folle documentario” dal titolo Il rapimento di Michel Houellebecq, prodotto da Arte nel 2014. Nel film lo scrittore si ritrova rapito, tenuto prigioniero per alcuni giorni in una casa fuori Parigi in attesa di un riscatto. Invece di provare a resistere ai rapitori, Houllebecq sembra stranamente contento dell’imprevisto che gli ha riservato la sua vita e fa amicizia con i suoi ingenui sequestratori.