Terremoto, torna la paura: una scossa di magnitudo 4.6 fa tremare la Romagna. È panico (Video)
Terremoto nella notte in Romagna: la terra torna a tremare e il panico tra la gente, scatenatosi soprattutto tra le province di Ravenna e Forlì-Cesena, è tangibile. La scossa più forte di 4.6 è stata registrata dall’Ingv tre minuti dopo la mezzanotte – epicentro ad una profondità di 25 km tra i comuni di Ravenna, Cervia e Cesenatico (Forlì Cesena) – ed è stata avvertita dalla popolazione. No solo: la forte scossa sulla costa romagnola è stata sentita in maniera sensibile anche in laguna. Dalle prime verifiche della “Sala Situazione Italia” del Dipartimento della Protezione Civile «non risultano danni a persone o cose».
Terremoto violenta scossa nella notte a Ravenna
La paura, come il sisma, procede per ondate cicliche e continue: e così, alle ore 00:29 un’altra scossa di magnitudo 3 è stata registrata nella stessa zona. E all’1:45 l’Ingv ha registrato, con epicentro a nove chilometri da Ravenna, un’altra scossa di magnitudo 2.2 mentre altre due, entrambe di magnitudo 2, sono state registrate nella stessa zona, rispettivamente alle 4:44 e alle 4:57. La terra trema in Romagna, a ciclo continuo e ritmo serrato: e con un intensità tale che, stando a quanto ha riportato l’Ingv dalle prime rilevazioni, quando la terra ha tremato a 11 km da Ravenna con una scossa di magnitudo 4.6 alle 00:03:56, sembra sia stata avvertita sia in Emilia Romagna che in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ci sono «danni di lieve entità» ma «non sono pervenute richieste di soccorso», ha precisato ancora in queste ore il Comune di Ravenna. «Sono in corso verifiche strutturali sulle situazioni segnalate».
La terra trema in Romagna e si sente anche in Friuli
Pertanto, stante la situazione ancora incerta e la necessità di controlli e rilievi, le scuole oggi a Ravenna resteranno chiuse. E come fa sapere il Comune, «data l’entità dell’evento sismico, che risulta il maggiore in termine di intensità registrato negli ultimi trent’anni, in maniera precauzionale oggi verranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, dai nidi all’università. Nel corso della giornata verranno effettuati controlli su tutti i circa 90 plessi del nostro comune». Del resto, nella notte si è tenuta, alla centrale della polizia municipale, la riunione del Centro operativo comunale (Coc) – struttura di cui si avvale il sindaco in qualità di autorità comunale di protezione civile per la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza – proprio con lo scopo di attivare le prime attività e fronteggiare l’emergenza. Il Comune è in costante contatto con Vigili del fuoco, Prefettura e Regione.