“Io stuprata da Salvini”: la pornoattrice Valentina Nappi trova il modo di far parlare di sé
Usa termini forti, senza alcun rispetto per le parole, il linguaggio e la logica. Lei è Valentina Nappi, pornoattrice che ritiene di dover fare anche l’opinionista da quando Micromega si è occupata di lei riportando i suoi delicati pensieri contro il filosofo Diego Fusaro. In ogni caso, essendo evidentemente in crisi di astinenza da notorietà, Nappi ha fatto su Instagram un post virulento contro Salvini con una foto che non poteva non attirare l’attenzione. Una foto in cui campeggia la scritta “Sono stata stuprata da Salvini”. Motivo della sua elucubrazione? Salvini ha riabilitato “la peggior cultura identitaria nazionalista”. Una cultura che a lei dà così fastidio (e ne cita i simboli affastellando la Befana e il panettone, la famiglia e la cucina tradizionale senza dimenticare Dio e il Crocifisso…) al punto da farle trovare la raffinata definizione di “stupro culturale”. Quella di Salvini sarebbe cultura tribale, a suo avviso, molto diversa dal “marxismo illuminato” (il suo?), una cultura che è addirittura paragonabile a un genocidio… .