«Spara a Salvini», scritta anarchica a Milano. «Questi coglioni non mi fermano»
«Non sparare a salve, spara a Salvini». Ancora una minaccia trovata stamane su un muro di Milano nella zona ticinese, firmata dagli anarchici e sulla quale si sta indagando per risalire agli autori. Non è la prima volta che si tenta di intimidire il ministro dell’interno, tra scritte violente e manichini testa in giù. «Niente e nessuno mi spaventa o mi fermerà, mi auguro che la condanna nei confronti di questi delinquenti sia unanime», replica il vicepremier Matteo Salvini.
Salvini ha poi aggiuto: «Ho smesso di ridere. Ho esaurito la pazienza. Conto che le forze dell’ordine vadano a beccare questi deficienti. In democrazia è bello il confronto tra idee diverse: suggerire, modificare, migliorare. Critica e confronto politico. Ma queste non sono idee, quando un coglione scrive: “sparate a Salvini”, non è bello. E poi ci sarà sicuramente qualche “professorone” che lo giustifica pure», dice Salvini nel corso della diretta live su Facebook. «Questo è odio, intolleranza, razzismo nei confronti di chi applica la legge», ha aggiunto.
Solidarietà a Salvini
«Vicini a Matteo Salvini, non ci fermeranno»: è la solidarietà espressa dal Ministro per la Famiglia e le Disabilità, Lorenzo Fontana, vicesegretario federale della Lega, commenta le minacce a Matteo Salvini apparse su un muro a Milano. «La lotta politica non può e non deve mai scadere nella violenza sia verbale che fisica. E’ il connotato che distingue una democrazia dai regimi totalitari. Le turpi e gravissime minacce e intimidazioni contro Matteo Salvini sono da condannare con forza». Lo afferma Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato. «Ci auguriamo -aggiunge- che si riesca non solo a risalire agli autori delle scritte rinvenute a Milano, ma che con il contributo di tutte le forze politiche si raffreddi il clima infuocato del dibattito politico»