Sea Watch, sospetti sulla ong. Meloni: in un anno ha incassato 1.800.000€. Dicano chi c’è dietro (Video)
«È strano»: sono le due paroline magiche inflazionate in queste ore quando, dai vertici parlamentari ai leader di partito, passando per alcuni media e fino agli utenti social sul web, tutti si interrogano sulla Sea Watch – con tutti gli annessi e i connessi – alambiccandosi su tutto quanto non torna e su tutto quanto «è strano». Incertezze, sull’operato e sugli operatori della ong tedesca che con la sua nave, a largo di Siracusa, ha scatenato l’inferno, e, soprattutto sui finanziamenti di cui può disporre. «Cosa si nasconde dietro l’organizzazione», si chiede allora Giorgia Meloni. E già porsi l’interrogativo fa pensare che qualcosa di strano su cui far luce ci sia. E non poco…
Giorgia Meloni, Sea Watch: «Cosa si nasconde dietro questa organizzazione»?
È strano, si interroga Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook, postando dubbi e aprendo al sospetto: «Nell’ultimo anno Sea Watch ha incassato un milione e ottocentomila euro», si chiede la numero uno di Fratelli d’Italia, che poi conclude: cosa si nasconde dietro l’organizzazione. Consiglio la visione di questo interessante servizio». E il servizio a cui fa riferimento la leader di FdI è quello realizzato in esclusiva da Angelo Machiavello per Stasera Italia in cui il giornalista Mediaset, intervistando il fondatore di Sea Watch, Alan Hoppner, prova a ricostruire chi c’è, come si finanzia e a cosa punta l’organizzazione della nave di migranti. A partire proprio dalla «strana figura» del padre fondatore della ong, che ha fatto fortuna vendendo oggetti etnici in due negozi a Berlino, dove non si vede mai, ma grazie ai quali sarebbero arrivati i soldi per creare Sea Watch, spiega il giornalista nel servizio che la Meloni invita a guardare. Qualcosa di più che semplicemente “strano”, quello a cui sembra alludere Machiavello che, non a caso, concludendo ribadisce e rilancia: e «alla fine dell’anno l’organizzazione tedesca ha incassato 1 milione e 800.000 euro».
Sea Watch, l’interrogazione di Rampelli: ecco cos’è strano e su cui occorre fare chiarezza
È strano, tutto molto strano, talmente strano che Fabio Rampelli, sempre da Fratelli d’Italia, ha annunciato una interrogazione ai ministri dell’Interno – Salvini – e della Giustizia – Bonafede – sulla vicenda della Sea Watch 3 e in particolare per sapere chi c’è dietro la Ong tedesca che mette in mare la nave battente bandiera olandese per recuperare migranti in mare. «La Sea Watch – denuncia allora Rampelli nel chiedere contezza riguardo tutti i lati oscuri della vicenda e – sedicente organizzazione umanitaria, non risponde ai necessari requisiti di trasparenza che dovrebbe avere chiunque operi nel volontariato, se così si può chiamare una struttura che “macina” 130.000 euro al mese di costi. Sul sito internet della Sea Watch manca addirittura lo statuto», sottolinea Rampelli, così come Machiavello nel suo servizio, recandosi nella sede amministrativa della ong a Berlino, non trova traccia di indicazioni, scritte o di qualunque riferimento anagrafico della organizzazione. Una struttura dai fantomatici riferimento riguardo la quale Rampelli ribadisce «la necessità di conoscere l’organigramma. Troviamo quanto meno bizzarro – (per non dire strano? ndr) – che istituzioni della Repubblica possano essere messe sotto accusa da legali di organizzazioni non governative prive di un organigramma e di uno Statuto pubblici, con nomi e cognomi anche dei finanziatori». Tanto che, «se parte degli introiti provenissero dalla grande finanza»? Si chiede Rampelli. E se quelle cifre indicassero «una quota delle estorsioni effettuate dai trafficanti di uomini a danno dei disperati? Se fosse coinvolto qualche Stato straniero?».
I dubbi e l’ironia degli utenti sul web: tutto molto strano…
Interrogativi a dir poco preoccupanti che aprono a scenari decisamente inquietanti, su cui, come ribadito dall’esponente Fdi, «è necessaria chiarezza». Così come occorre fare luce, come nota più di qualche utente più prosaicamente sul web, su un’ultima stranezza: da quando la nave taxi della ong è ferma al largo di Siracusa – più o meno una settimana – dalla Libia non ci sono più partenze con gommoni, canotti, zattere, «barchette ciambelle , surf…». Forse sono tutti in attesa che la nave della Ong, bloccata a largo di Siracusa, sbarcati i 47 migranti a bordo, torni indietro per garantire nuovi passaggi, altri approdi. E non sarebbe strano???
Ma la vogliamo smettere di farci turlupinare? Ormai chiunque abbia un poco di buon senso si è reso conto che si tratta di un vile mercimonio. Che poi andrebbero anche chiariti i termini degli obblighi di salvataggio in mare. Mi spiego : un conto è che un natante di un pescatore uscito per esercitare la propria attività, o anche una semplice nave da crociera che si trova in mezzo ad una tempesta necessiti di soccorsi, ed allora sì che corre l’obbligo prima etico e poi giuridico di profondere ogni sforzo per il salvataggio. Un altro conto è che qualcuno si getta in mare per essere salvato. Mi sembra una situazione assolutamente diversa.
Fate una proposta di legge per metterle fuorilegge e sequestrate le loro navi.
Affondarla dopo aver incriminato comandante, marinai e personale assistenziale che si trovano a bordo.
Gli immigrati clandestini se ne faccia carico l’Olanda o la Germania.
Queste o.n.g. sono finanziate da Soros per creare “una società aperta in Europa” (sono le parole dei suoi siti), cioé promiscua e senza Nazioni. Il miliardario non è riuscito a distruggere il suo Paese d’origine; da vent’anni specula contro i Governi occidentali, sostiene le associazioni omosessuali e aiuta gli schiavisti. Pochi mesi fa rimbrottò Francia e la Germania per il loro rifiuto di accogliere clandestini: per una strana coincidenza, il giorno dopo la Merkel fece una prima apertura verso gli immigrati. Questo la dice lunga sull’indipendenza e sulla buona fede di tanti politici che blaterano sempre di Europa, mentre comandano gli affaristi!
Se la magistratura ordinaria non indaga, com’è nel suo stile in questi casi, o fa spallucce, non di meno sembra sia troppo impegnata su altri fronti visti gli interessi che persegue,e come del resto credo sia ormai sotto gli occhi di tutti, dare carta bianca alle procure militari, servizi, ros, gico, etc. Questo è un serio ed evidente problema di sicurezza nazionale! Andava fatto molto prima! E’ cosi difficile da realizzare i pericoli che incombono sul paese? Er Ministro della giustizia nu sta??? Credo che molti concordano, con me, che il termine sicurezza in questo paese appartenga ormai definitivamente al passato! La sensazione che si percepisce, e che molti concordano, è che presto o tardi degli eventi gravi potrebbero portare il paese nel caos!! La vicina Libia, solo per citarne uno, insegna, viste le centinaia e centinaia di migliaia di irregolari, privi di generalità, con documenti falsi, fatti entrare con l’avvallo di politiche criminali e suicide in questo paese nel corso degli ultimi anni.