Scuola, linea dura contro l’uso dei cellulari in classe: vietati ad alunni e professori

25 Gen 2019 14:11 - di Fortunata Cerri

Vietare l’uso dei cellulari nelle classi delle scuole elementari e medie ad alunni e professori. Fatta eccezione per “casi particolari specifici”. Il veto, come riportato dal Corriere della sera, arriva da due norme contenute nelle proposte di legge, che vorrebbero reintrodurre l’insegnamento dell’educazione civica a scuola. In particolare per quanto riguarda «l’utilizzo dei cellulari e di altri dispositivi elettronico-digitali» il divieto è inserito in una proposta della Lega e in una di Forza Italia.

Cellulari a scuola, le proposte di FI e Lega

Le due proposte – una a firma della leghista Giorgia Latini e l’altra dell’azzurra Maria Stella Gelmini –  puntano a restringere quanto predisposto dall’ex ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli. L’ex ministro dem, infatti soltanto un anno fa con un decalogo stabiliva in quali casi i cellulari potevano entrare nelle aule degli istituti scolastici. Il decalogo aveva annullato il divieto introdotto dieci anni fa dall’allora ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni. La circolare del 15 marzo 2007 bandiva infatti l’utilizzo dello smartphone a scuola, durante le ore di lezione, in quanto considerato «un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente», e introduceva la possibilità di applicare sanzioni disciplinari ai trasgressori della norme. «Per come la vedo io – dice al Corriere il leghista Massimiliano Capitanio, primo firmatario del primo progetto per la reintroduzione dell’educazione civica a scuola – dovrebbe essere una norma di buon senso tenere i cellulari spenti in classe. Un po’ come uno non tiene il casco in testa. Purtroppo però assistiamo continuamente alla diffusione di video registrati di nascosto a danni di compagni e docenti. Il cammino della legge è ancora lungo e non è detto che si renda necessario mettere per iscritto il no ai telefonini – ha proseguito Capitanio – Alla fine dovremo raggiungere un accordo per un testo unico e a quel punto vedremo che fare con il cellulare. Una cosa però è certa: se lo si vieta, le regole dovranno essere uguali per tutti, professori inclusi».

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