Salvini: ho le prove dei contatti tra le Ong e i trafficanti, io risolvo i problemi lasciati da incapaci

23 Gen 2019 16:23 - di Redazione

“Abbiamo evidenze investigative su contatti telefonici tra esponenti delle Ong sulle navi e trafficanti a terra. Le passeremo all’autorità giudiziaria”. Matteo Salvini insiste sulla linea del rigore dopo le polemiche che hanno accolto il trasferimento dei migranti dal Cara di Castelnuovo di Porto.

Salvini: l’opposizione si attacca al nazismo

“L’opposizione – è stata la replica di Salvini nel corso di una conferenza stampa sui dati relativi all’immigrazione e sulla missione Sophia  – non sa più a cosa attaccarsi, cerca nazisti e fascisti dove non ci sono nazisti e fascisti ma ci sono semplicemente ministri che chiedono rispetto delle regole”. La chiusura del Cara di Castelnuovo di Porto, ha aggiunto,  “è un impegno che abbiamo preso con gli italiani: chiudere i grandi centri per ricollocare nei piccoli centri. Quindi l’accoglienza verrà rifondata su piccoli centri, dove le spese verranno rendicontate in maniera trasparente. Questo è quello che abbiamo cominciato a fare e su cui andremo avanti”. Quindi, ha proseguito Salvini, visto che si sono “dimezzati gli immigrati ospiti di quel centro e liberati altri posti nel Lazio, è giusto chiudere quella struttura, risparmiare quelle risorse. Tutti gli ospiti che erano dentro con diritto saranno ricollocati e ospitati in altre strutture”.Salvini ha spiegato che sta lavorando per risolvere i problemi sociali creati da una “sinistra incapace”.

I numeri su sbarchi e rimpatri

Quindi ha fornito dati e numeri: “Questo è il primo anno in cui a oggi in Italia si registrano più espulsioni che arrivi: a fronte di 155 sbarchi i rimpatri già effettuati sono stati 221 a cui si possono aggiungere 368 respingimenti alla frontiera. Abbiamo cominciato con il piede giusto”. I dati forniti dal ministro degli Interni sono stati commentati dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Quello che manca però nella politica del governo, oltre al tema del blocco navale al largo della Libia, sono i rimpatri e i centri sorvegliati che ci chiede la Ue. Le persone che non hanno diritto a stare qui devono essere rimpatriate e chi fa domanda d’asilo ed è in attesa di una risposta deve essere trattenuto nei centri sorvegliati. È quello che fa, ad esempio, l’umanissima Germania di Angela Merkel”.

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