Saldi al via, le cinque regole d’oro per evitare gli imbrogli
Con i saldi ai nastri di partenza, sono 5 le regole d’oro per acquistare in sicurezza ed evitare prezzi ingannevoli. A ricordarlo è Confcommercio, che in una nota stila un piccolo vademecum per acquistare senza inciampare in brutte sorprese. Durante i saldi c’è chi riesce a portarsi a casa ottima merce a prezzi molto convenienti, ma il “pacco” è sempre dietro l’angolo e, in ogni caso, è sempre meglio prendere alcuni accorgimenti.
Cambi
La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi
Non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti
Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
Merce
I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
Prezzo
Questi gli aspetti su cui porre particolare attenzione Il negoziante è obbligato a indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. La prima cosa da tenere d’occhio durante i saldi è il cartellino: dev’essere indicato in modo chiaro il prezzo precedente, in modo che il consumatore possa rendersi conto dell’effettivo sconto applicato. Per essere sicuri al 100%, comunque, meglio fare un giro per negozi prima dei saldi e prendere nota dei prezzi degli articoli che più ci interessano. E’ buona norma sospettate sempre degli sconti esagerati: se si va oltre il 50% ci sono buone possibilità che sia stato ritoccato il prezzo pre-saldo o che si tratti di fondi di magazzino.
Le stime di spesa
Come ormai da tradizione, alla vigilia della stagione di sconti arrivano anche le stime su come andranno gli affari per le famiglie e per gli esercenti. Secondo l’Ufficio studi di Confcommercio si muoveranno scontrini per 5,1 miliardi, con una spesa media a famiglia di 325 euro, circa 140 euro pro capite. Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia, li indica come la “straordinaria opportunità di risvegliare i consumi”, anche se il pronostico è di risultati “euro più euro meno, in linea con quelli dello scorso anno”.