Ricerca: a prolungare la “siesta” non è il caldo, ma l’intensità della luce
Lo sapevate? Nei giorni più luminosi la siesta si allunga. In pratica, l’aumento dell’intensità della luce solare prolunga la durata del sonno e si traduce in una siesta prolungata a mezzogiorno, che ritarda la ripresa dell’attività alla sera. Così, quello che sembrava un’analisi degli effetti dell’estate insolitamente calda del 2018, è in realtà il risultato delle ultime ricerche condotte da scienziati dell’University of Würzburg e della Brandei University di Waltham (Usa) e i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Neuroscience. I neurobiologi hanno studiato l’impatto di diverse intensità di luce sul ritmo circadiano della Drosophila, il moscerino della frutta protagonista di molti studi da Nobel. «Siamo stati in grado di dimostrare che la luce a bassa, media e alta intensità sincronizza l’orologio biologico nel cervello dell’insetto», ha spiegato Charlotte Helfrich-Förster, dell’università di Würzburg.
Redazione