#Prima gli italiani. Salvini si unisce al j’accuse della Meloni a Conte e rilancia: ora mi occupo dei terremotati

11 Gen 2019 13:37 - di Ginevra Sorrentino

Dopo aver sbancato l’Auditel con l’intervista di Bruno Vespa, beandosi sulla sua pagina Facebook con un sonoro «Record di ascolti stagionale ieri sera per Porta a Porta durante la mia intervista, alla faccia dei rosiconi! Grazie!», Matteo Salvini su uno dei suoi profili social fissa la barra del timone tutta a dritta, in direzione dei bisogni e dei diritti degli italiani prima di tutto: a partire da quelli delle popolazioni colpite dal sisma, dimenticate dagli ultimi governi. «Dopo ANNI ci sono ancora migliaia di italiani terremotati fuori dalle loro case – posta il vicepremier su Facebook –. Io mi voglio occupare prima di loro. Sbaglio?», conclude poi il messaggio con un interrogativo retorico seguito da un brevissimo video in cui, ospite a Quarta Repubblica condotto da Nicola Porro, ribadisce il concetto più e più volte rilanciato in diverse occasioni, più o meno pubbliche che fossero.

#Prima gli italiani: Salvini si unisce al j’accuse della Meloni e rilancia sui terremotati

E così, in un solo colpo, il ministro dell’Interno protagonista di un duro braccio di ferro con i colleghi di governo, mette a tacere detrattori mediatici e avversari politici, tornando a parlare dei terremotati del Centro Italia ai quali, dopo aver espresso nuovamente piena solidarietà per il dramma vissuto, e a distanza di anni, per loro ancora inesorabilmente in corso,  conferma vicinanza fattiva e programmatica. Non a caso, chiude il post con l’hashtag #primagliitaliani, seguito dal video del suo intervento nel talk show di Rete 4. Parole, quelle di Salvini, che arrivano a stretto giro da quelle di Giorgia Meloni che, solo qualche giorno fa, è tornata ad attaccare il premier Conte proprio per la sua apertura all’accoglienza dei migranti della Sea Watch, a cui fa da inaccettabile contraltare l’assordante silenzio riservato alle famiglie italiane colpite dal terremoto.

Le popolazioni colpite dal sisma, vittime dell’inerzia dei governi di centrosinistra

Come molti ricorderanno, infatti, la Meloni qualche giorno fa ha provocatoriamente sferzato il premier dell’esecutivo giallo-verde – fresco di dichiarazione con cui aveva appena asserito di essere disposto ad andare a prendere i migranti fermi dinanzi al porto di Malta con aerei ed elicotteri – dicendo: «Presidente Conte, non è che sull’aereo col quale vuoi andare a prendere i migranti a Malta c’è posto pure per i terremotati di Accumoli e Amatrice sommersi da una montagna di neve?». Parole, quelle del vicepremier leghista e quelle della leader di Fratelli d’Italia, che come minimo dovrebbero mettere a tacere, almeno per un po’, buonisti dem e fautori dell’accoglienza coatta a tutti i costi: quelli che, preoccupati per scafisti e migranti in mare, pseudo persecuzioni e carestie, dimenticano e ignorano i propri connazionali della porta accanto, preda del gelo e della neve, di precarie sistemazioni, provvisorie da anni, e vittime, fin qui, dell’inerzia dei governi di centrosinistra che si sono assai poco produttivamente susseguiti a Palazzo…

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Gaetano 12 Gennaio 2019

    Il nordsudista con il suo compare homo ridens sono andati anche a far visita di solidarietà all’imprenditore monzese Sergio B ma non gli hanno portato i quattro milioni di credito che Sergio vantava nei confronti dello Stato.Hanno detto più volte che adesso lo Stato sono loro e quindi loro hanno fatto fallire il signor Sergio.Far visita ai terremotati e lasciarli come prima non è un vanto;come non è un vanto aver detto che i Genovesi senza tetto a seguito del crollo del ponte “Morandi”avrebbero avuto una casa entro 120 giorni.Basta a fare promesse che si sa di non poter realizzare.Niente per i migranti e niente per gli Italiani,ne prima e ne dopo.

  • lucia 12 Gennaio 2019

    Mr. Selfini dovrebbe fare mestiere per cui s’è AUTOproclamato e smetterla di fare il ministro di tutto senza capire un emerito…. NIENTE. Pensi al boschetto di Rogoredo, ad esempio, o perchè i “criminali di NON piccolo calibro SOTTO SORVEGLIANZA SPECIALE” vengono ammazzati davanti ad asili, in pieno centro città… o ESPELLERE qualcuno come promesso, visto che non l’ha ancora fatto! O ancora, ha fare accordi con gli altri Stati… per lui che sa, vede, provvede fa…. NON dovrebbe essere così difficile, no? Invece…. blablablabla….