Nell’Anpi si litiga sulle foibe, la sede di Padova contro quella di Rovigo

29 Gen 2019 13:36 - di Redazione

Nell’Anpi si litiga sulle foibe: la sede di Padova bacchetta quella di Rovigo e si dissocia da ogni tentazione negazionista. “Sulle foibe e sull’esodo da Istria, Dalmazia e Quarnero non si scherza. Le foibe furono giustizia sommaria, spesso indiscriminata e ingiustificata. Come pure le deportazioni post belliche di militari e civili italiani in Slovenia. L’esodo fu una scelta obbligata per la grande maggioranza degli italiani di quelle zone: se ne andarono persone di tutti gli strati sociali e di tutte le convinzioni politiche, fra questi molti antifascisti coerenti e molti combattenti partigiani”. Lo sottolinea, in una nota, l’Anpi di Padova che così contesta decisamente il post pubblicato su Fb e poi rimosso dal sito dell’Anpi di Rovigo che negava l’esistenza delle foibe definendole una “invenzione storica”.

L’Anpi di Padova si dissocia

“Nessun negazionismo e riduzionismo, dunque. Su questo l’Anpi non accetta lezioni da nessuno: lo dimostra il suo impegno costante a lavorare sulla storia e sulla memoria delle complesse e drammatiche vicende del confine orientale, come testimoniato anche dal Convegno Nazionale che, sulla materia, si è tenuto a Milano nel gennaio del 2016”, ricorda l’Anpi di Padova presieduta da Floriana Rizzetto. “L’Anpi di Padova ritiene che espressioni irrispettose, infelici, improvvide, storicamente infondate, comparse sul sito dell’Anpi di Rovigo non rappresentino assolutamente il pensiero dell’Associazione e si augura che il Comitato Provinciale polesano ne prenda risolutamente le distanze”, sottolinea.

Lo sgomento del presidente del Veneto Luca Zaia

“A tutti capita di sbagliare, e ammettere i propri errori è sempre un esercizio virtuoso. Ma che l’Anpi, storicamente e istituzionalmente dalla parte degli oppressi e dei perseguitati, possa aver sostenuto, anche soltanto per un secondo, che le foibe e Basovizza sono un’invenzione ci lascia sgomenti”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, intervenendo dopo la pubblicazione sul profilo facebok dell’Anpi di Rovigo di affermazioni negazioniste rispetto all’eccidio delle foibe. ”Non più tardi di una settimana fa, in occasione della giornata della memoria per la Shoah che abbiamo celebrato nell’antico Ghetto Ebraico di Venezia – ricorda Zaia – avevo sostenuto che il male peggiore per le nostre giovani generazioni è il revisionismo che si alimenta di fake news e di web”. ”Intendevo, ovviamente, qualsiasi revisionismo, riferito a qualsiasi fenomeno della nostra storia – aggiunge il Governatore – perché, così come non si può accettare il revisionismo su milioni di morti nei lager nazisti, non è accettabile il revisionismo sui tanti nostri fratelli barbaramente trucidati da un delirio ideologico non molto dissimile dal nazismo”, conclude.

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