Napoli, infilzò con il katana un 42enne riducendolo in fin di vita: manette ai polsi
La vittima, dopo giorni, è ancora in sala di rianimazione in pericolo di vita. L’aggressione era stata di una violenza incredibile, attuata nella notte del 6 gennaio scorso, a Napoli. Una spedizione punitiva in piena regola. Cieca, inaudita, dettata da motivi passionali. Con katana e mazza da baseball. E ora si sta facendo piena luce sulla vicenda. Sono scattate le manette. I carabinieri della stazione di Poggioreale hanno infatti dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare per concorso in tentato omicidio. L’ordinanza è stata emessa dal gip di Napoli, su richiesta della Procura nei confronti un 22enne del Rione Luzzatti, già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona.
L’aggressione con il katana e la mazza da baseball
La notte del 6 gennaio scorso, insieme a un trentaquattrenne già sottoposto a fermo dalla polizia di stato il 7 gennaio, aveva partecipato all’aggressione, riducendo in fin di vita un uomo di 42 anno. Uno dei due aveva colpito l’uomo una mazza da baseball e l’altro lo aveva trafitto con una katana. La spada giapponese, lunga ben 87 cm, è stata recuperata dai militari dell’arma lungo la SS 162 all’altezza dello svincolo per Pomigliano D’Arco, dove era stata abbandonata dai due. L’arrestato è stato condotto in carcere. La vittima è tutt’ora è ricoverata in terapia intensiva presso l’Ospedale del Mare: è in prognosi riservata e in pericolo di vita.