Marco Vannini, sentenza d’appello favorevole all’imputato. Esplode la rabbia dei parenti (video)
“La vita di Marco non può valere cinque anni. Dove sta la legge? Aveva il futuro davanti”. Lo ha detto il padre di Marco Vannini, ucciso con un colpo di pistola nel 2015 mentre era in casa della fidanzata a Ladispoli, dopo la sentenza di Appello che ha ridotto da 14 a 5 anni la pena per il principale imputato, Antonio Ciontoli. “Vergogna, è uno schifo!”, ha urlato la madre di Marco, Marina, alla lettura del dispositivo. “Venduti, non c’è Stato per Marco! Strappiamo il certificato elettorale…”, hanno gridato gli amici e i parenti prima di essere allontanati dall’aula della Corte d’Appello.
I giudici della Corte d’Assisse d’Appello di Roma hanno condannato Antonio Ciontoli per omicidio colposo a cinque anni di reclusione contro i 14 anni che gli erano stati inflitti in primo grado. Confermate, invece, le condanne a tre anni per i due figli di Ciontoli, Martina e Federico e per la moglie Maria Pezzillo.