Manovra, le lacrime di coccodrillo di Fico: «Costretto a mortificare i deputati»

2 Gen 2019 18:02 - di Giacomo Fabi

Sceglie la tribuna del Sole 24Ore, Roberto Fico, per prendere le distanze da… se stesso e dalla partigiana conduzione dell’aula di Montecitorio durante l’iter di approvazione della manovra economica con cui ha avallato l’esproprio della Camera da parte del governo. Un esito a dir poco paradossale se solo si pensa che i grillini avevano fatto della centralità del Parlamento uno dei loro più baldanzosi cavalli di battaglia. Ora è finito anch’esso al mattatoio insieme alla diretta streaming, all’ “uno vale uno” e ai vari Tap, Muos, Ilva e via elencando.

Lettera di Fico al Sole 24Ore

E così, tra un annuncio di riforma dell’organizzazione «dei lavori, delle procedure e della qualità legislativa», nella sua lettera al giornale di Confindustria, Fico esorta (chi, se stesso?) a fare in modo che «la centralità del Parlamento non resti una dichiarazione astratta ma un faro che ci indica la strada da seguire». «Per me – ha aggiunto – è stata dolorosa la compressione dei tempi d’esame della legge di bilancio. Era però necessario pur di non pervenire all’esercizio provvisorio». La sortita del presidente della Camera non è passata inosservata. Per il forzista Paolo Sisto, «somiglia alla lettera di un innamorato che ha tradito e cerca di farsi perdonare», cui mancano solo «le scuse». Tanto più, spiega, che «che la centralità del Parlamento non è subordinata ad alcuna condizione: è la Costituzione a sancirla». Di «insopportabili  lacrime di coccodrillo» parla invece il senatore Pd Dario Parrini, che aggiunge: «Almeno si eviti l’ipocrisia».

Tagli agli stipendi dei parlamentari: la Taverna contro Salvini

Sempre sul fronte parlamentare, ma indicativo dello stato dei rapporti, non proprio idilliaci all’interno della maggioranza gialloverde, è degno di menzione il post della senatrice grillina Paola Taverna a commento dell’annuncio sul taglio degli stipendi dei parlamentari lanciato in video dal ricostituito duo Di Maio-Di Battista. Annuncio ascolto con malcelato fastidio dall’alleato Salvini. Che per questo si è beccato una stilettata dalla Taverna: «Non c’è nulla di più concreto che tagliare spese superflue e utilizzare i milioni di euro risparmiati per le vere esigenze dei cittadini – si legge sul suo profilo Fb -. Concreto come una fetta di pane e nutella!». Ogni allusione al leader leghista, che si era immortalato mentre addentava una fetta di pane e cioccolato, è puramente voluto.

Commenti

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  • Andrea 3 Gennaio 2019

    Questo è un’altra bella palla al piede che ci siamo presi, insieme all’eroe della marina !! proprio due begli aquisti !! e li paghiamo anche molto cari …