L’Istat conferma: l’Italia è in recessione tecnica. Non proprio il boom economico…

31 Gen 2019 12:26 - di Giovanna Taormina

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte anticipando l’Istat  aveva annunciato una nuova contrazione del Pil. Oggi il dato è stato confermato dall’istituto di statistica: diminuzione del Pil per il secondo trimestre consecutivo e conseguente recessione tecnica, termine usato quando la ricchezza prodotta da un Paese scende per due trimestri consecutivi. Nel quarto trimestre del 2018 l’economia italiana ha registrato una contrazione dello 0,2%. Si tratta del secondo trimestre consecutivo di calo dopo il -0,1% del periodo luglio-settembre. Su base annua, invece, il Pil è aumentato dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il calcolo viene effettuato dall’Istat considerando anche gli effetti di calendario e il dato destegionalizzato: nel quarto trimestre c’è stata una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2017. Nel 2018 il Pil italiano è aumentato dell’1% in base ai dati trimestrali grezzi, in calo rispetto all’1,6% del 2017, come comunica l’Istat. Il dato corretto per gli effetti di calendario mostra una crescita dello 0,8%: nel 2018 ci sono state tre giornate lavorative in più rispetto al 2017. Le previsioni del governo per il 2018 si attestano all’1%, ma il dato sarà confrontabile solo quando l’istituto di statistica renderà noti i dati definiti il primo marzo.

Istat, disoccupazione in calo

Positivi invece i dati sull’occupazione, che si attesta a dicembre 2018 al 58,8% in lieve aumento di 0,1 punti percentuali. Si tratta, spiega l’Istat, del livello più alto da prima della crisi, ovvero da aprile 2008, quando era pari al 58,9%. Il tasso di disoccupazione è sceso a dicembre 2018 al 10,3%(-0,2 punti percentuali). Lo comunica ancora l’Istat, sottolineando che dicembre è stato il secondo mese consecutivo di calo. Malgrado ciò, la diminuzione non è stata sufficiente ad evitare un aumento della disoccupazione nella media del quarto trimestre, periodo in cui – in base ai dati ancora provvisori – si è registrato un aumento dei disoccupati pari a 63 mila unità (+2,4%). Ad aumentare, seppur lievemente, è invece il tasso di disoccupazione giovanile, pari al 31,9% (+0,1%).

Pil, Confindustria: reagire al rallentamento

Reagire subito al rallentamento dell’economia che a gennaio potrebbe vedere un calo maggiore di quello registrato a dicembre.  Il leader di Confindustria, Vincenzo Boccia sollecita il governo alla luce della recessione tecnica che sta vivendo il Paese.«A gennaio avremo un rallentamento superiore a quello registrato nell’ultimo trimestre del 2018 dato il rallentamento della Germania. Bisogna aprire immediatamente i cantieri, partendo dalla Tav», dice bocciando per questo l’ipotesi di un referendum sulla Torino Lione. «Si dilaterebbero solo i tempi senza aiutare la crescita».

 

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